Il gin agrumato di Berry Bros & Rudd

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Quando leggete Berry Bros & Rudd pensate a un colosso. Intendo, un colosso del mercato internazionale del vino e dei superalcolici. Si definiscono wine & spirit merchants. Lo fanno da secoli, addirittura dalla metà del Seicento. A Londra. Sul loro sito incominciamo a presentarsi così: “Being a good wine merchant is about providing the best quality possible at all levels, be that hidden gems or grand châteaux”, e cioè affermano che essere un buon commerciante di vino significa rifornirsi della miglior qualità possibile a ogni livello, dai gioiellini nascosti ai grandi châteaux. Hanno un catalogo enorme, trattano qualcosa come quattromila etichette. Ed hanno uno dei miei gin preferiti. Il N° 3 London Dry Gin. Il numero è quello della sede dell’azienda, in St. James Street, a Londra: sono lì dal 1698.
Per fare il gin usano ginepro italiano, arance spagnole e bucce di pompelmo e poi anche radici di angelica, coriandolo del Marocco e cardamomo.
Gli agrumi emergono, affascinanti, eleganti, avvincenti, e sono la nota aromatica che prevale. E c’è il ginepro, ovvio. Eppoi anche qualcosa di alpestre, direi di pino mugo, rinfrescante al pari della vena agrumata. E le spezie, sottili, intriganti. E i fiori, la lavanda provenzale.
Il sorso è lungo, convincente, appagante. A me piace liscio, ma ammetto anche che meglio di questo per fare il gin tonic non ne ho mai trovati.
Potete comprarlo tra i 45 e i 50 euro in bottiglia da 0,70. Fa 46 gradi di alcol.
N° 3 London Dry Gin Berry Bros & Rudd
(96/100)

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