Q-Ori & Cioccolato

Q-Ori

Mi da le spalle per montare la panna e io approfitto per rubare un lampone. Si gira di nuovo per lavorare il cioccolato ed io infilo il dito nella panna montata. Non resisto! L’indice serve a questo, per inzupparlo nei dolci e nelle salse prima che siano serviti in tavola. Oriana, però, non mi rimprovera, sa benissimo quale gioia si prova. Sono nella sua cucina, e non mi sembra vero, a mangiare la sua coppetta di lamponi, cioccolato e panna fresca, in anteprima. Prima cioè della XXXVI rassegna dell’artigianato vivo a Cison di Valmarino, dal 6 al 15 agosto, dove lei avrà il suo spazio nelle Antiche Cantine Brandolini. Oriana Balliana è molto conosciuta, soprattutto all’estero – nemo profeta in patria, si suol dire in questi casi. Ora avrete tutti la possibilità di vivere i suoi attimi di dolcezza, come li chiama lei. L’amore per il cioccolato è sbocciato venticinque anni fa assaggiando un cioccolato venezuelano. Ne è seguito un corso a Perugia e poi un’esplosione di estro e creatività in costante mutamento. La sua prima opera è stata il Ciock-Ori, riso soffiato e cioccolato. Si alternano classici e novità come il cremino, che l’ha resa famosa e che ha dato l’idea per le magliette con la scritta “voglio fare il creminologo”, la ganache, il panino con cremino, ricordo dell’infanzia molto richiesto, le scarpette di cioccolato, opera intitolata R-umori di tacchi, e tante altre creazioni che potremo assaggiare durante la rassegna. Q-Ori & Cioccolato si riconosce da lontano, basta seguire i cuori di cioccolato mai uguali. Si possono trovare con lo zenzero o l’arancio canditi, con la frutta secca, con i fichi e le noci, con le nocciole e via di fantasia. Strepitosi i Q-Ori di cioccolato bianco con albicocche e mandorle. L’opera di quest’anno si chiama Bagigio ed è un cremino con le arachidi al posto della più classica pasta di nocciole del Piemonte. Appuntamento a Cison, quindi, per vivere insieme i migliori attimi di dolcezza.