Gewürztraminer d’amore

cantina trevisan

La sera del 14 novembre 2017 partecipavo ad una piacevole cenetta in famiglia sopra la cantina dell’azienda Trevisan, a San Giovanni di Motta di Livenza, ospite dell’amico stimato Franco Tramarin. Avrei voluto scrivere molte cose, già allora, ma non sapevo ancora che la mia vita sarebbe slittata. La pazienza è la virtù dei forti, si dice. Ne consegue che io sia forte, paziente e virtuosa. Bene così. Un racconto più di tutti mi aveva colpito al cuore ed era quello di Carine, moglie di Roberto: “Abbiamo deciso di piantare il il Gewürztraminer,  70% clone alsaziano e 30% clone Trentino, perché è il vino che ero abituata a bere quando vivevo nel nord est della Francia. Quando abbiamo avuto la possibilità di piantarlo nel nostro terreno più adatto, contenente una certa quantità di creta, ci sono stati subito ottimi risultati. Per noi è diventata una sfida. Qualche vignaiolo vicino alzava contrariato le sopracciglia. I clienti che più lo apprezzano, oggi, sono quelli che si trovano nel nord Italia, in Svizzera, in Francia e in particolare in Germania. Siamo orgogliosi del nostro Gewürztraminer. La parola Gewürztraminer era sempre sulla bocca dei miei genitori, di mio padre specialmente, immigrato in Francia che, per tanti anni, ha fatto il minatore. Fin da piccola, ogni Natale si mangiava il foie gras e gli adulti, a tavola, lo abbinavano al famoso Gewürztraminer. Lo schema si ripeteva con choucroute e la raclette e la fonduta savoiarda. Ogni occasione era buona per aprire una bottiglia di Gewürztraminer. Finalmente a 18 anni anch’io potevo assaggiare le Nectar de Dieux. Fruttato, profumato da sentori esotici di mango, ananas e litchi. Fin da fidanzati, non mi sono ma interessata ai regali come l’oro o i gioielli. Uno dei più grandi regali che mi ha fatto Roberto è l’impianto del vigneto che si trova nel territorio friulano. Essendo al confine  del Veneto abbiamo i vigneti tra le due regioni. Per me e per mio marito è stato un grandissimo sogno realizzare il vigneto di gewürztraminer. Ogni anno il mio sogno si rinnova”. Sento di non dover aggiungere niente a queste parole così piene di amore se non grazie!