Doc Trento, sono tutti Ferrari i 9 più famosi al mondo

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La domanda che mi sono posto è questa: se non ci fosse il celeberrimo marchio Ferrari dei Fratelli Lunelli, il Trento – il metodo classico, intendo – chi lo conoscerebbe in giro per il mondo? Pochi, pochissimi. E temo che molti fra coloro che bevono Ferrari non siano neppure del tutto consapevoli di bere Trento, stante la forza del brand della maison trentina.

L’interrogativo me lo sono posto andando a curiosare il ranking della denominazione spumantistica della Doc Trento sul sito di Wine-Searcher, che è il più grande aggregatore mondiale di ricerche on line in merito alla produzione vinicola. Ebbene, se si guarda la top 10 dei Trento più cercati dai wine-lover e dagli operatori (e dunque sono anche i dieci più famosi al mondo), ai primi nove posti ci sono tutte e solo etichette targate Ferrari. Decimo l’Altemasi Brut della Cavit.

Ho provato a proseguire la ricerca fino alla ventocinquesima posizione e ci ho trovato altri quattro vini della Ferrari. Tredici su venticinque, maggioranza assoluta. I Lunelli fanno praticamente da soli. Il che fa molto pensare.

Nei top 25 si incuneano poi quattro volte Rotari, tre Cesarini Sforza, due Cavit e una ciascuno Maso Martis (che è alla ventesima posizione, però), Moser (il ciclista, che è ventiquattresimo) e Masi (con il Trento dei Conti Bossi Fedrigotti, venticinquesimo). Se consideriamo i quattro marchi più presenti – ossia Ferrari, Rotari, Cesarini Sforza e Cavit -, arriviamo addirittura a ventidue etichette su venticinque. Il che fa pensare – dovrebbe far pensare – ancora di più.

Di seguito la graduatoria dei 25 top Trento su Wine-Searcher. Tra parentesi, dopo il nome del vino, la posizione occupata nella graduatoria complessiva di tutti i vini presenti nel data-base internazionale del portale. Il Giulio Ferrari è al posto 310 fra tutti i vini del mondo, ed è un piazzamento invidiabile, soprattutto se si pensa che si tratta di una bottiglia di prezzo abbastanza elevato. Il più popolare Trento Brut “base” della Ferrari – quello che si trova anche nei supermercati, per capirci – è il secondo Trento più famoso del pianeta, ma è al posto 3.136 nella classifica che tiene conto di tutti i vini dell’orbe terracqueo.

I 25 Trento più famosi al mondo per Wine-Searcher

  1. Ferrari, Trento Giulio Ferrari Riserva del Fondatore (310)
  2. Ferrari, Trento Brut (3136)
  3. Ferrari, Trento Perlé (4171)
  4. Ferrari, Trento Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Collezione (6149)
  5. Ferrari, Trento Riserva Lunelli (8550)
  6. Ferrari, Trento Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Rosé (12779)
  7. Ferrari, Trento Perlé Nero Riserva (17186)
  8. Ferrari, Trento Perlé Rosé Riserva (17876)
  9. Ferrari, Trento Rosé (21787)
  10. Cavit, Trento Brut Altemasi (23791)
  11. Ferrari, Trento Brut Maximum (24789)
  12. Ferrari, Trento Perlé Bianco Riserva (29607)
  13. Rotari, Trento Brut (32709)
  14. Cesarini Sforza, Trento Brut Tridentum (41258)
  15. Cesarini Sforza, Trento Brut Aquila Reale Riserva (44128)
  16. Rotari, Trento Brut Rosé (44128)
  17. Cavit, Trento Brut Altemasi Graal Riserva (49163)
  18. Rotari, Trento Riserva Flavio (51078)
  19. Cesarini Sforza, Trento Brut (59210)
  20. Maso Martis, Trento Brut Riserva Madame Martis (63445)
  21. Rotari, Trento Extra Brut AlpeRegis (72132)
  22. Ferrari, Trento Perlé Zero Millesimato (74161)
  23. Ferrari, Trento Brut Rosé Maximum (76363)
  24. Moser, Trento Brut 51,151 (76363)
  25. Masi, Trento Brut Riserva Conte Federico Conti Bossi Fedrigotti (78675)

3 comments

  1. Angelo Rossi

    Ho aspettato tutto ‘sto tempo per vedere se almeno qualcuno degli oltre 50 spumantisti classici trentini avesse tentato di dare almeno una risposta al tuo quesito, perché di risposte possibili ce ne sarebbero parecchie, ma nulla. Escludendo che nessuno legga quando si parla di un loro prodotto, di norma eccellente, posso solo dedurre che anche il silenzio è una risposta. Magari imbarazzata, magari con l’imbarazzo che corre lungo tutta la filiera dalla vigna al consumatore finale. Magari al Trento manca un Piano che il Trentodoc in tutti questi anni di investimenti non ha centrato/voluto, magari l’autocelebrazione – ancorché affievolita – continua a essere più facile dell’autocritica. Magari.

  2. Angelo Peretti

    Angelo Peretti

    Grazie del tuo commento, mio omonimo maestro di cose tridentine. Magari al vino trentino manca il Trento. Doc. Manca, intendo, il focalizzarsi sull’identità (Trento), prima che sul marchio. Perché, a mio avviso, se ci si focalizza sui marchi, allora vince la marca più forte. Come in questo caso.

  3. Angelo Rossi

    È come dici tu: vince la marca più forte, specie se lavora bene sulla qualità e sulla gestione. La questione riguarda gli altri 50 e più che – con un prodotto altrettanto eccellente – non riescono a mettere insieme nemmeno 4 milioni di pezzi. Uve e vini base non mancano, anzi, e si può capire (io no) che i due grossi oligopoli non spingano più di tanto avendo altrove il core business, ma i 50 più piccoli come fanno – a quasi 20 anni di distanza – a non capire che quell’imbroglio del Trentodoc al posto della DOC Trento continua ad inchiodarli su numeri che potrebbero facilmente essere raddoppiati? Una questione sulla quale faccio fatica a non polemizzare pensando ai viticoltori di media e alta collina che se la passano peggio di quelli del Pinot grigio di fondovalle. Evidentemente vuolsi così colà dove si pote ciò che si vuole e più non dimandare.

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