I vini di Alvear, con qualche novità

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Alvear è una delle più conosciute bodegas della denominazione spagnola di Montilla-Moriles e una delle più vecchie cantine di proprietà familiare della zona, prendendo origine nel 1729 dall’intraprendenza di Diego de Alvear y Escalera.

Ho avuto modo di assaggiare alcuni dei vini dell’azienda, comprese alcune interessanti sperimentazioni in altitudine, fuori dai canoni tradizionali. Di seguito le mie impressioni.

Fino Tres Miradas. Delicato con sentore di noci e di saké. Facile e piacevole con note di lievito. (86/100)

Tres Miradas Cerro Franco 2019. Si tratta del frutto di un progetto dedicato a vigneti a oltre 600 metri di altitudine. I vini non sono fortificati, hanno dei gradi alcolici intorno al 12% e sono affinati in botti usate per la produzione del fino. L’idea è di arrivare a una definizione più precisa del terroir, come si sta facendo a Jerez con i Vinos de Pasto. Il vino ha un carattere floreale (fiori bianchi) con note erbacee e di mela. Originale, una bella espressione della varietà e del territorio. (90/100)

Tres Miradas Cerro Macho 2019. La differenza con il precedente sta nella esposizione del vigneto, qui ad est. Il vino è più fresco ed elegante, con forti note minerali di argilla e terra bagnata, molto profumato e con un palato cristallino. Delicato e di gran classe. (91/100)

Fino En Rama. Delicato e di grande bevibilità, ricorda molto un saké per le sue note marine. Buona la lunghezza. (89/100)

Fino CB. Un classico della casa, ricorda molto un Vin Jaune con un palato più delicato e morbido. (90/100)

Fino Capataz. Dodici anni sui lieviti per un vino che profuma di anice e di mare. Ha una grande purezza e termina molto lungo e ricco. (91/100)

Amontillado Carlos VII. Ha un’età media tra i trenta e i quaranta anni. Naso molto bello di erbe resinose, di garrigue, finocchietto selvatico, mare, genziana. Elegante e con una lunghezza sorprendente, è totalmente secco e termina con ricordi di medicinali. (98/100)

Palo Cortado n. 7. Viaggia intorno ai venti anni di botte. Molto salino e ossidato, fiori e frutta secca. Un palato che concede poco alla piacevolezza, severo ed alcolico. Non per tutti ma ha il suo fascino. (91/100)

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