E voi lo trovate normale? Basta sughero sul vino!

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“Non posso impedire che monti un nuovo colpo di rabbia contro questi piccoli abominevoli pezzi di sughero che stanno danneggiando tante buone (buone, potenzialmente buone) bottiglie di vino”. La frase non è mia. Potrebbe esserlo, perché provo spesso la stessa, identica sensazione, condita di adeguate e mai sufficienti imprecazioni da parte mia. Ma è invece di un giornalista britannico del vino che scrive per un blog francese condiviso con quattro altri autori transalpini. Si chiama David Cobbold e il blog è Les 5 du Vin. La frase sopra è presa da un articolo che ha un titolo piuttosto chiaro: “Et vous trouvez cela normal? Ras le bouchon de liège!”, che grosso modo significa “E voi lo trovate normale? Ne ho abbastanza del tappo di sughero!”.

Eccoci qua, il dissenso della critica internazionale contro il sughero sta prendendo sempre più fiato. Anche in Francia, che insieme all’Italia rappresenta il fronte conservatore dei tappatori tradizionalisti.

Il problema, come ho detto e ripetuto un sacco di volte, non è solo la questione del “sentore di tappo” legato all’inquinamento da tca. No, il problema è un altro, e lo dice bene Cobbold: “Trovo insopportabile essere regolarmente derubato quando, aprendo una bottiglia, non trovo una sostanza che abbia lo stesso carattere organolettico di un’altra bottiglia dello stesso lotto di vino”.

Che poi anche il tca, pur ridotto nell’impatto, resta un problema mica da poco. Le statistiche dicono che la percentuale di tappi gravemente inquinati dal tca sarebbe “appena” intorno al 2%. “Ma questa percentuale resta inaccettabile”, afferma Cobbold, che aggiunge: “Immagina per un secondo che il 2% dello yougurt o di qualche altro alimento che compri non sia idoneo al consumo perché sa da muffa: sarebbe uno scandalo di cui parlerebbero tutti i media. Contrariamente a una reazione del genere, che troverei normale e che consisterebbe nel rivoltarsi contro una forma di frode semi-organizzata, molto curiosamente molte persone sembrano accettare questo rischio nel campo del vino e preferiscono parlare, con un tono illuminato, dell’attrazione del ‘pop’ che fa il tappo come se si trattasse di un vantaggio”.

Ha ragione, caspita se ha ragione. E invece no, invece c’è chi ancora accetta di buttare soldi nel lavandino nel nome del sacro “rito” della stappatura. “E gli ultimi comunicati stampa della lobby del sughero sostengono fortemente questa corda irrazionale”. Invece la “magia” del vino sta nel vino in sé non nel tappo o nel contenitore.

“È arrivato il momento di voltare pagina rispetto al tappo di sughero e di accettare l’idea che la bellezza del vino sta solo nella sua parte liquida e questo comporta smettere di farci prendere come dei polli dai produttori di sughero. Il sughero è sicuramente utile ed efficace come isolante, ma evitiamo di continuare a tenerlo a contatto con i nostri vini”, dice Cobbold.

Ecco, sottoscrivo, in toto.


3 comments

  1. rampavia

    Ai tempi dell’Università c’era chi intonava: “lotta dura senza paura”. E’ quello che La incoraggio a fare. Sarà dura convincere i partitopresi che nemmeno sanno cosa sia il BiB e lo confondono con il Tetrapack oppure coloro che come alternativa al sughero conoscono solo il silicone. Nel mio piccolo non perdo occasione con gli amici, con i ristoratori e gli enotecari che conosco, con chi di vino ritiene di intendersene, di far presente le alternative più che valide e convenienti al tappo di sughero. Il più delle volte mi trovo di fronte un sorrisetto supponente o di compatimento. Un amico enotecario mi dice di aver provato mesi fa a proporre il BiB di una bella azienda piemontese ma la risposta è stata deludente. Mi consolo pensando che vivo a Pavia, città non chiusa ma addirittura fortificata contro qualsiasi cambiamento.

  2. rocco lettieri

    Caro Angelo ciao. Ti leggo sempre e con molto piacere. E ti dico che è proprio sotto le feste comandate che, avendo più tempo, ti vorresti concedere una ottima bottiglia messa da parte per quell’occasione. Maledetto TAPPO. Sembra che lo faccia apposta. Se non si rompe di sicuro sa di tappo. Quindi non uno, ma due problemi. Quando il tappo riesce ad uscire integro e tu vorresti gioire, quel tappo ti mette in soggezione!!! Se non sarà tappo, cosa sarà. Botte vecchia, qualche fondo di un vino non filtrato bene?? Alla fine, dopo 15 minuti, scopri che è sempre quello: il TAPPO. Confidiamo in qualcuno che sia attento anche al contenente e non solo al contenuto. RL

  3. Angelo Peretti

    Angelo Peretti

    Grazie mille del tuo intervento, Rocco. Confidiamo.

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