Il Lacryma Christi Rosso 2014 di Nando Ambrosio

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Nando Ambrosio è un giovane viticoltore appassionato che vuole recuperare la memoria vignaiola dell’areale vesuviano. Questo territorio ha visto in passato un’attività enoica molto fiorente. Già in età greco romana Vesevo era totalmente ricoperto di vigneti, e ne abbiamo testimonianza dagli affreschi ritrovati nell’antica Pompei. Tra l’alto questo areale offre l’opportunità unica di visitare numerosissimi luoghi del vino, estremamente belli ed affascinanti, con più di 2000 anni di storia.
I vigneti e i tempi della vendemmia che Nando ricorda di aver vissuto da bambino con tanto entusiasmo erano piuttosto diversi. Poca qualità dei vini, si preferiva la quantità, ma comunque la vigna era molto presente e tantissime famiglie di Terzigno si dedicavano alla viticoltura, magari conto terzi. In nome dei bei tempi vissuti in famiglia tra i filari ai piedi del Vesuvio, questo giovane vignaiolo ha deciso di salvare, e quindi reimpiantare, circa cinquanta vitigni storici della zona, recuperati meticolosamente tra piccoli vigneti sparsi nei vari comuni. Un lavoro enorme che certo non gli renderà in termini economici la fatica investita.
Così camminando sul suolo grigio di lapilli e lava a 500 metri di altitudine, completamente immersi nello spettacolo unico dei boschi sul vulcano, si possono rivedere uve ormai scomparse altrove. Ecco tra i filari di uva nera, in tutto il loro splendore, ricomparire la sorcella, la boschese nelle due varietà, la mascolina, la coda di volpe nera, marrochella, olivella, marsigliese, tintore, diverse varietà di piedirosso che è il sovrano del Vesuvio, e almeno tre cultivar di aglianico. Ce ne sono poi ancora altre e Nando le vinifica tutte insieme nel suo Lacryma Christi che di tradizione è un uvaggio con una percentuale di piedirosso dell’80 %.
I rossi del Vesuvio sono sottili, poco tannici, pur mantenendo una personalità decisa, tendono alla freschezza, sono fruttati e vivace è la presenza minerale, come quella di erbe mediterranee. La prima annata in commercio del Lachrima Christi rosso Ambrosio è la 2014 e vi ritroviamo quanto detto dei vini del Vesuvio, quindi è già a buon punto nel suo progetto. Per scoprire quanto di meraviglioso ha realizzato in vigna bisogna necessariamente recarsi a Terzigno e lasciarsi guidare dal suo racconto appassionato.

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4 comments

  1. rosario

    Meriti tutto il bene e il plauso possibile caro NANDO perchè credi nel tuo lavoro e nella tua terra.

  2. NANDO

    GRAZIE MILLE ROSARIO UN CALOROSO E FORTE ABBRACCIO …

  3. Nico

    Grazie di cuore Nando per aver riportato di nuovo alla luce del sole, vitigni come quelli del Vesuvio, terra fertilissima che un tempo hanno fatto la storia sia nel Regno di Napoli che partendo dalla Magna Grecia !

  4. pasquale

    certo che un vino buono è buono quando lo si assaggia almeno credo che sia ancora cosi , per quanto riguarda il resto che ho letto , il vino è un oro nero che non lascia scorie e fa danni alla salute , come l’oro , quindi penso che il buon senso ti aiuterà sempre . ciao e buona fortuna

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