Il Castè e la mia predilezione per il Prosecco dosato

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Ho dichiarato più volte che la mia predilezione, per quanto riguarda il Prosecco di collina, va alle versioni più morbide, e dunque extra dry e meglio ancora dry, rispetto a quelle secche extra brut, a condizione, ovviamente, che la struttura del vino e il suo frutto siano in grado di reggere il residuo zuccherino importante, perché il vino buono è quello che ha equilibrio. Tra gli extra dry valdobbiadenesi, ho apprezzato il Castè dell’azienda agricola di Graziano Merotto, la quale ha sede in uno dei cru più noti della zona, ossia il Col San Martino di Farra di Soligo, ancorché questo vino non esca sotto alcuna menzione aggiuntiva delle Rive.

Ha, il Castè, un residuo zuccherino di dodici grammi per litro e solo undici gradi e mezzo di alcol, eppure gli zuccheri elevati e la bassa gradazione quasi fatichi a percepirli tali in virtù di una caratterialità espressiva di tutto rispetto, data di certo dalla qualità della materia prima, ma anche dal fatto che ai sessanta giorni di presa di spuma sul mosto in autoclave ne facciano seguito altri cento di stazionamento sui lieviti, a dimostrazione del gran potenziale del metodo Martinotti lungo, prerogativa tutta e solo italiana, che forse i bevitori non hanno ancora pienamente compreso o non si è ancora sufficientemente spiegata.

Le uve del Castè provengono da due ettari e trentadue di vigneto, divisi tra otto diversi mappali nel comune di Farra. Nella retroetichetta ho letto, insieme al dettaglio dei mappali e dell’altitudine della vigna (duecentosettanta metri sul livello del mare), che questo vino è stato confezionato, oltre che nella bottiglia classica da 0,75, anche in seicentododici magnum, e penso che chi riuscisse a procurarsi una di queste bottiglie più grosse in doppio formato farebbe una bella e sicura scommessa nel deporla ad affinare ancora per qualche anno – non meno di cinque, ma anche di più – nel buio di una cantina, per cogliere in seguito tutta la complessità che un Extra Dry ben fatto garantisce nel tempo. Questo è ben fatto.

Valdobbiadene Prosecco Superiore Extra Dry Castè Millesimato 2024 Merotto
(90/100)