Adesso Verona ha il suo evento del vino naturale

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Giusto un mesetto fa, un ristoratore di Verona mi diceva che in città servirebbe un evento dedicato agli appassionati del vino. Fuori dal periodo di Vinitaly, ovviamente. Trattandosi della prima edizione, non so se quanto è in corso di preparazione per il 3 e il 4 dicembre risponda all’attesa, ma le premesse ci sono tutte, decisamente. Mi riferisco a Tell me wine, la rassegna dei vini “naturali”, o se preferite “artigianali”, che si svolgerà sulla terrazza spettacolare dell’A.M.E.N Panoramic Bar & Food, un locale alla moda aperto sulle Torricelle (per chi ama il bere miscelato, è un riferimento sicuro), nella parte collinare di Verona.

L’idea era in gestazione da un paio di anni. Me ne aveva accennato Andrea Bellomi, il gestore dell’Amen. Doveva trattarsi di un “fuori salone” pre Vinitaly. Poi venne il Covid e il progetto saltò. Adesso l’ha rinverdito Andrea Fiorini Carbognin, capace vignaiolo biodinamico soavese, e la data è lontana da quella della fiera. Molto meglio così.

Il programma è piuttosto ghiotto.

La sessione aperta al pubblico è quella di domenica 4 dicembre. Dalle 11 alle 20 saranno presenti cinquanta e più produttori da tutt’Italia e dalla Slovenia con il loro banchetto e i loro vini. Senza voler far torto agli altri, ne cito una decina i cui vini mi piacciono molto, giusto per dare un’idea del livello piuttosto alto dei presenti. Tenute Dettori per la Sardegna, I Cacciagalli per la Campania, Ausonia per l’Abruzzo, Foradori per il Trentino, Monte Maletto per il Piemonte, Evangelos Paraschos per il Goriziano, Podere Concori in Toscana, Villa Calicantus per il Garda Veronese, Musella per la Valpolicella, Nevio Scala nel Padovano, cui aggiungo ovviamente Garganuda di Andrea Fiorini Carbognin per il Soave. Altri conto di scoprirli all’Amen. Il biglietto d’ingresso costa 35 euro, il prezzo scende a 15 euro se ci si accontenta di cinque assaggi, ma è un peccato fermarsi a cinque, con un parterre di produttori del genere. Ah, ci sono anche cibo e dj set.

Sabato 3 dicembre c’è un’anteprima piuttosto intrigante, come lo è sempre un appuntamento che veda come protagonista il direttore di Porthos, Sandro Sangiorgi. Si tratterà di una lezione con degustazione (chi mastica l’inglese la chiama masterclass) dalla durata impegnativa: l’orario va dalle 15 alle 18, una mezza maratona. Da Sangiorgi c’è sempre da imparare. In questo caso, il biglietto è a 50 euro, e ne vale la pena.

Da veronese (di provincia) dico che era ora che si mettesse in piedi un evento del genere. Gli auguro la miglior fortuna. Sopra ho scritto che si tratta della prima edizione perché spero che vada così bene da vederne una seconda, e una terza, eccetera.