Un giovane vino rosso di Bandol del 1989

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Come avere più di trent’anni e non dimostrarli. Figlio di una annata di eccezionale valore, questo Bandol rosso di Château Vannières è sorprendente per il fatto di dimostrare forse dieci anni o poco più, confermando il valore di questa denominazione poco conosciuta, ma da riscoprire. Come da copione la mourvèdre conduce ad un naso sudista di olive nere, frutta scura, ciliegiona ancora fresca. L’impressione è quella di una bottiglia ancora scalpitante. Il tannino caratteristico non si è ancora placato, ma con il cibo si realizza una fusione ricca di suggestioni.

Mi sembra un vino geometrico nel suo incedere, materia e tannino dettano il ritmo senza mai farlo diventare pesante o duro. Tante spezie e un finale nel quale l’acidità si riprende lo spazio, terminando su cenni di menta, inchiostro, fiori e resina. Se pensate a un vino per grandi piatti autunnali, ci siete di fronte. Sembra ancora lontano dal suo apogeo, credo che fra trent’anni saremo ancora qui a discutere della sua giovinezza, e pensare che ha solo il 12,5% di alcol!

Dopo un giorno è ancora migliore, ha la stessa presenza del nebbiolo in un vestito totalmente diverso.

Bandol 1989 Château Vannières
(92/100)

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