Quando il Prosecco è tranquillo, e affascina

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Non avrei pensato di potermi entusiasmare per un Prosecco “tranquillo”; intendo, per un Valdobbiadene Prosecco di quelli – rari – senza bollicine. Eppure è accaduto, a Venezia, in una libreria bistrot che si chiama Sullaluna ed è piccola piccola, con pochi tavolini vintage sparsi in mezzo a tanti libri illustrati per bambini (ma sono quei libri illustrati che piacciono anche agli adulti, perché sono bellissimi, delle forme d’arte).

L’ho bevuto lì, perché la produttrice, Francesca Rizzi, è anche la creatrice e la responsabile di quel luogo di libri e di cucina e di vini e di tisane che evoca nell’intitolazione il pianeta lunare e si apre sulle Fondamenta de la Misericordia, che è uno di quegli angoli veneziani dove la gente va a fare l’aperitivo fuori dalla ressa dei turisti, e osserva pigra la gondola che passa quasi smarrita. Questo, oltretutto, è un Prosecco fermo che è perfetto per l’aperitivo, e parlo di perfezione perché mi ha davvero impressionato.

Il vino ha a che fare anch’esso con la luna, come il bistrot librario. Si chiama Lunatico, e viene da un ettaro e mezzo di glera coltivata sulle colline (sulle rive, dicono là) di Refrontolo. La conduzione è biologica, ma preferisco dire che è rispettosa. Rispetta l’integrità della terra e della vigna e del paesaggio. Francesca ci tiene a un approccio sano, che salvaguardi il paesaggio e l’ambiente, e questo nel vino si sente.

Infatti, nel vino si sente prima di tutto l’uva, purissima. Pare di mettere un acino di glera sotto i denti e schiacci e fa croc e il succo sprizza coi suoi profumi di mela gialla e di pera un po’ verde, ed è un piacere. Poi si avverte l’erta collinare, perché il carattere è dritto, deciso, mi verrebbe da dire perfino compatto, pur con i suoi undici gradi e mezzo appena di alcol (e questo lo rende un vino modernissimo, oggi che il cambiamento climatico ci dà vini sempre più alcolico). Insomma, sa di glera, sa di colline valdobbiadenesi. Eppure, per certi versi, è anche un vino giocoso, da intervallare ai cicheti e alla cucina e alla chiacchiera indolente, che tra i veneti non manca mai.

Ripeto: non avrei pensato di imbattermi in un Prosecco tranquillo così convincente. Berlo a Venezia, poi, aggiunge un briciolo di fascino ulteriore.

(So che non dovrei dirlo, ma ne ho bevuti tre bicchieri.)

Valdobbiadene Prosecco Tranquillo Lunatico 2022 Francesca Rizzi
(92/100)

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