Castelcerino 2009, ecco come invecchia il Soave

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Se vi serve una dimostrazione pratica di come può invecchiare, anzi evolvere, un Soave, andatevi a cercare una annata vecchia di Filippi. O comprate qualche bottiglia e tenetela in cantina almeno una decina di anni. Questo Castelcerino 2009 è un vino di sorprendente bellezza per quel suo affermarsi senza cercare di stupire. Sta evolvendo serenamente in bottiglia, senza fretta ma anche come dovrebbe fare un vino che esprime aderenza al suo terroir.

Soffice, poco alcolico e setoso, ha un naso che ricorda gli idrocarburi, ma forse è la suggestione della bottiglia renana. Frutta dolce, mela, fieno, cannella, tutto avvolto da una fine salinità che ci ricorda appunto i migliori suoli di Soave. Per non essere banali direi: quindici anni e non dimostrarli, segno che un vino “naturale” fatto con la giusta sensibilità non teme il tempo e non presenta alcun difetto o deviazione.

Non c’è una grande acidità e questo potrebbe sorprendere, ma come sempre è il bilanciamento delle componenti a consegnarci un risultato di assoluta eccellenza. E poi cosa dire della sua magnifica bevibilità? Chapeau.

Soave Colli Scaligeri Castelcerino 2009 Filippi
(93/100)

Foto di Paola Giagulli

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