Il Pollino, il magliocco e l’anima contadina

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In etichette Giuseppe Calabrese si autodefinisce viticoltore a Saracena. Per chi non la conoscesse, Saracena è una località della Calabria, un comune di tremilaquattrocento abitanti sull’appendice meridionale del parco del Pollino, in provincia di Cosenza, e ha un’antica tradizione vinicola. Ecco, uso l’aggettivo antico per spiegare anche com’è il vino rosso di Giuseppe Calabrese che ho bevuto. Un rosso a base di uve di magliocco, e non sarò mai in grado di spiegare perché i rossi a base di uve di magliocco mi ricordino così da vicino i vini che si facevano invecchiare qualche anno, una volta, nelle mie terre gardesane, così distanti geograficamente (ci sono mille chilometri da casa mia a Saracena), eppure così vicini come gusto, come modo di essere e di porsi. Un mistero, e i misteri del vino sono bellissimi. Ne accennavo qualche sera fa al sommelier del ristorante Oseleta, a Cavaion Veronese, nella mia zona. Lui è calabrese e sogna di coltivare magliocco nella sua terra natale. Gli ho detto che sarò il primo cliente, in tal caso.

Ma torno al vino di Giuseppe Calabrese, che ha benignamente accompagnato la mia tavola domenicale. È imbottigliato sotto la denominazione di origine Terre di Cosenza, sottozona Pollino, annata 2016. È vino austero, tra il rubino e il granato, leggero nella tonalità e vagamente torbido alla vista, e sprigiona da subito e continuativamente fruttini pacati e cenni di macchia mediterranea, salivanti tracce salate, nonché una misurata tannicità rustica – giusto un tocco -, che arrota moderatamente il sorso e invoca la tavola, la compagnia, la chiacchierata tra amici sbocconcellando pane e olive e salumi.

Sembra venire da vallate prealpine, oppure sono i vini delle plaghe prealpine che sembrano venire dal Pollino? Eccolo qui, il mistero, che si spiega soltanto con l’anima contadina del vino e con l’indole vera del vino, che è quella di accompagnare il cibo e la condivisione.

L’ho acquistato on line intorno ai 16 euro.

Pollino Terre di Cosenza 2016 Giuseppe Calabrese
(88/100)

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