Il Pinot Nero di un alsaziano in Cile

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La Valle di Casablanca è un’area viticola a una quarantina di chilometri da Valparaiso, in Cile. Non ne so praticamente nulla. Sembra che sia nota soprattutto per i vini bianchi, ma il vino di quella zona che ho bevuto io è rosso. L’ho acquistato perché avevo visto che si tratta di un pinot nero di tredici gradi di alcol. Siccome in giro per il mondo, Borgogna compresa, ormai anche il pinot nero sta scappando in alto con le gradazioni, e a me in genere il pinot nero invece piace quando non supera la soglia dei tredici (ciascuno ha le proprie manie), mi sono detto “proviamolo”. Poi ho anche scoperto che a produrlo è un francese importante, e mi ha stuzzicato ancora di più.

Il vino è il Pinot Noir 2018 della Bodega Montsecano. L’azienda è, come dicevo, nella Valle di Casablanca. È stata fondata dal vigneron alsaziano André Ostertag, “amante della poesia di Neruda”, e un un fotografo di origini casablanchesi trasferitosi a Parigi, Julio Donoso. Si sono messi a coltivarci il pinot nero, che vinificano in vasche ovoidali in cemento da milleottocento litri che “potencian el movimiento espiral del vino ayudado por la rotación de la tierra”. La conduzione è biologica, ma si usano anche preparati biodinamici. Nel bicchiere, il vino è subito selvatico, perfino per certi versi animalesco, per poi aprirsi decisamente sul frutto, la fragola matura, la ciliegia marasca. È un piacere “ascoltarlo” (e accompagnarlo) lungo la via della sua evoluzione. Il sorso, poi. è fresco e agrumato e il finale è lungamente sapido. Ho fatto la prova della tenuta a bottiglia scolma: il giorno dopo era ancora più marcato nelle note di frutto. On line lo si trova intorno ai 37 euro.

Casablanca Valley Montsecano 2018 Bodega Montsecano
(92/100)

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