Non è vero che la gente beve meno alcolici

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Si beve meno vino, questo mi pare assodato. Il problema è capire perché se ne beva di meno. Le spiegazioni che ho letto e ascoltato negli ultimi mesi mi hanno convinto solo in piccola parte.

Ho sentito uno dei molti produttori di Prosecco dire che la gente beve meno vino per via delle tensioni derivanti dalla situazione internazionale, la guerra in Ucraina, quella in Palestina. La spiegazione non mi convince del tutto.

Ho letto qualche osservatore che sostiene che la gente beve meno vino perché la crisi economica globale si fa sentire, e dunque ci sono meno soldi per le spese voluttuarie come il bere. Di nuovo, non sono convinto del tutto.

Ho anche sentito e letto qualche analista del mercato affermare che la gente beve meno vino per via dei continui richiami agli effetti nocivi del consumo dell’alcol. Anche questa è una giustificazione non del tutto convincente.

Per cercar di capire empiricamente come stanno le cose, in queste settimane di falsa partenza della primavera ho osservato con attenzione i tavolini dei bar del mio turisticissimo lago di Garda e delle città che ho visitato. Ci ho visto avventori che nonostante le guerre, la crisi economica e la questione salutistica bevono regolarmente alcolici, ma quegli alcolici non sono vino. Semmai sono spritz o altri miscelati, che non contengono meno alcol di un bicchiere di vino e non costano di meno di un bicchiere di vino. Non è che la gente non beva, semplicemente molti non bevono più vino; non è che la gente non spenda più per bere, semplicemente spende più volentieri i propri soldi per un miscelato.

La mia, lo ammetto, è un’osservazione epidermica e dunque del tutto anti scientifica, e oltretutto non ho dati statistici a riprova, però è un’osservazione diffusa. Mi pare che molte persone siano stanche del vino e dei suoi riti iniziatici, così come molte persone associano irrazionalmente l’alcol dannoso pressoché solo al vino. Quasi certamente mi sbaglio, è può essere solo colpa della congiuntura, delle guerre, della crisi e degli ammonimenti anti alcolici. Ma allora si dovrebbe bere anche meno spritz, e invece, a pelle, direi che se ne beve di più. I conti non quadrano, e se non quadrano il problema è altrove. Magari è dentro al mondo del vino, conservativamente seduto troppo a lungo su allori che sembravano eterni, e invece eterni non sono; troppo a lungo avvitato in una narrazione che parla una lingua diventata incomprensibile, o perfino antipatica.