Il vitello tonnato dopo un viaggio in Giappone

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Il vitello tonnato dopo un viaggio in Giappone è il mio piatto dell’anno. Per “mio” intendo che me ne sono beato ed è il piatto che in assoluto mi resta più impresso nella mente per questo 2017 gastronomico.

Il vitello tonnato dopo un viaggio in Giappone è un piatto di Luigi Nastri, lo chef della Stazione di Posta, ristorante stellato che sta a Roma, a Testaccio, nell’area del Mattatoio. Un po’ cocktail bar e un po’ ristorante, a dire il vero. Un posto dove si sta benissimo per la sua accogliente informalità. Lo adoro. Ma soprattutto adoro questo piatto. Che è l’esempio di quel che intendo io oggi per mangiar bene oggi, ossia pulizia, nitidezza di sapori, complessità senza però ridondanze. Un esempio di equilibrio, ecco. Fettine di vitello ripiegate a mo’ di caramelle o di ravioli, la salsa all’interno, servite in un brodo dashi. Meraviglioso.

Dicevo dell’informalità del luogo. Si entra e c’è il grande banco del bar e l’ampio salone per gli aperitivi prima di cena e per i miscelati dopo cena. Accanto c’è lo spazio per la ristorazione, ma non c’è una cesura netta tra le due aree. Ricordatevi dunque che a una cert’ora arrivano frotte di ragazzi che fanno serata e dunque il vocio si alza progressivamente. Se volete cenare senza disturbi acustici andate presto e finite per le 10, altrimenti il parlottio seguiterà ad alzarsi, il che fa parte ad ogni modo del singolare appeal del locale. In terra i sanpietrini, i tavoli sono in stile vintage.

A me sono piaciuti parecchio anche il deciso risotto “maritato” e gli gnocchi di patate con fagioli, ostriche e crema acida.

Bella carta dei vini, sufficientemente ampia per spaziare tra Italia, Francia e Germania, ma senza indulgere nell’enciclopedismo enoico.

Stazione di Posta – Largo Dino Frisullo – tel. 06 5743548 – Roma

 

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