Verona ci prova con Vinitaly and the City

vinitaly_50_240

Credo che portando il biglietto d’ingresso a 80 euro, che sono una bella sommetta, il Vinitaly abbia cercato di mettere freno all’ingresso dei – diciamo così – “non operatori”, in modo da fare un ulteriore passo in avanti verso una fiera più orientata al business to business. Però nel contempo Veronafiere ha cercato quest’anno anche di potenziare il “fuori salone” in città, ampliando quell’iniziativa che viene chiamata “Vinitaly and the City”.
Gli spazi dedicati a questo “fuori Vinitaly” cittadino, da venerdì 8 a lunedì 11 aprile, sono quattro. Il che rappresenta una grossa scommessa per la fiera, ma anche per la città di Verona.
Il primo è la centralissima piazza dei Signori, “dove esperti del settore – dice il comunicato di Vinitaly – guidano il consumatore in un vero e proprio viaggio sensoriale tra cibo, vino e territorio”. Nei fatti, saranno in assaggio i vini che erano disponibili nel Padiglione Vino dell’Expo. Si compra un biglietto a 12 euro e si possno fare tre consumazioni wine e due food.
Nella Loggia di Fra’ Giocondo, affacciata su piazza dei Signori, c’è “Vinitaly and the City Lounge”, dove sono previsti dibatti sul tema vino e cultura e incontri con giornalisti e personaggi del panorama artistico italiano.
Due passi ed eccoci nel Cortile del Mercato Vecchio con la “Vinitaly and the City Music Lounge”: assaggi di vino e cibo con aggiunta di musica.
Più defilato l’Arsenale austriaco (è di là del ponte di Castelvecchio, per chi viene dal centro), dove è in programma BIOlogic, uno spazio dove assaggiare (10 euro per tre assaggi) vini esclusivamente biologici e biodinamici e assistere a spettacoli e incontri artistico-culturali.
In bocca al lupo.