Verduzzo e bussolà

buss e verduzzo

Quando ho saputo di essere incinta, il 10 aprile 2021, mi si è scombussolato il mondo e sono entrata in una bolla a parte, sospesa tra la gioia, l’incredulità e i dubbi sul da farsi. Ho perciò dedicato tutta me stessa, e anche di più, alla scoperta del nuovo che stavo aspettando e ho lasciato in attesa tutto il resto che era il mio quotidiano, come scrivere qui, su Internet Gourmet. Adesso ho ripreso, con una lista infinita di argomenti e novità che quasi quasi ci starebbe una rubrica nuova dal nome: “La mia prima volta”. Per esempio, per la prima volta ho mangiato i bussolà. Li avevo sentiti nominare ma non avevo mai avuto occasione di assaggiarne. Da una ricerca on line scopro che le ricette di questi biscotti sono tante e diverse. “Li facciamo soltanto in occasione di San Biagio, protettore della gola” mi dice la signora del forno a Latisana. “C’è l’usanza di portarli in chiesa per la benedizione”. Un signore in attesa del suo turno mi consiglia di inzupparli in un bel vino dolce friulano e accolgo con gioia il suggerimento, ricordando di avere a casa una bottiglia di verduzzo passito. Le chiacchiere nelle piccole botteghe mi piacciono quasi quanto le prelibatezze che mangio!