Il Verdiso di Gregoletto, a suo modo un capolavoro

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Giovanni Gregoletto non si considera mica un produttore di vino e di birra qual è per tradizione di famiglia. Nossignori, lui guarda a se stesso più come a un libero pensatore e a un narratore della meraviglia del vino, e devo dire che il suo “Vite Ambulante. Nuove Cattedre Ambulanti di Enologia e Viticultura” è un ponderoso tomo che merita la lettura, che si può fare anche a spizzichi e bocconi, perché il testo è parcellizzato e multiforme e insomma induce il lettore a saltabeccare di qui e di là cogliendo fior da fiore, e in di più ha un corredo iconografico di gran valore. Foste interessati all’opera, sappiate che la trovate sotto i tipi delle edizioni Suv.

Suggerirei peraltro di accompagnare la lettura con un calice del Verdiso frizzante sui lieviti che fa l’azienda di casa, perché considero questo vino uno dei più gioviali e dissetanti e gaudenti esempi del buon vivere campagnolo, quello che ti fa stare intorno alla tavola a chiacchierare mentre mangi un tozzo di pan biscotto e una fetta di salame e poi al calice se ne aggiunge un secondo e un terzo e un quarto e il sacco del pan biscotto si assottiglia e il salame cade sotto il continuo assalto della lama.

Sa di pane. Di mollica, non di crosta. Di mollica di pane cotto nel forno. Poi anche di fiori, tanti. Si beve senza ritegno alcuno. Nel suo genere, un classico e un capolavoro.

Colli Trevigiani Verdiso Frizzante sui Lieviti 2016 Gregoletto
(92/100)

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