Un chicco d’uva e un ranocchietto

girini

Siamo arrivati quasi in contemporanea davanti al ristorante. Raggiungere Firenze mi mette sempre di buon umore ma stavolta c’è un motivo in più. Alla gioia di incontrare un caro amico si aggiunge la sorpresa del pensiero che ha per me. Apre lo sportello della mia auto e mi porge il pacchettino di una pasticceria di Lucca, piuttosto nota. “È il buccellato” mi dice. Sono certa che l’abbia scelto sapendo che avrebbe incontrato i miei gusti ma dubito che fosse a conoscenza del significato affettivo che quel dolce ha per me. Il buccellato va oltre il tempo e lo spazio. Ogni chicco d’uva passa mi ricorda le escursioni familiari al torrente Lima, a Bagni di Lucca, quando bambina, con mia sorella, rincorrevo i ranocchietti a piedi nudi sopra sassi e ciottoli. Ogni seme d’anice è un piccolo girino nero che pescavo e facevo scivolare tra le mani per rimetterlo in acqua. Sono giornate uniche e speciali che sento di aver ricevuto in dono dai miei genitori e un gesto fatto col cuore non poteva che agganciarsi a qualcosa di tanto bello. Grazie Mario.