Un Prosecco di Asolo dalle idee chiare

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Questo è un buon Prosecco. Un Superiore, di Asolo. Appena lo porti al naso dici: è Prosecco. Poi, nel bicchiere, trovi i fiori bianchi e la mela granny smith e una vena citrina. Nessuna sdolcinatura, e anzi una compattezza che lo fa stare bene anche in tavola, mica solo all’aperitivo. Poi, una bolla fine e assai ben gestita. Sì, questo è un buon Prosecco, della docg di Asolo.
Lo fa la Giusti Wine. Che è un progetto imprenditoriale. L’ha fondata nel 2004 Ermenegildo Giusti, d’origine trevigiana, ma alla guida di un gruppo industriale in Canada, leader nel settore delle costruzioni nella West Coast. Due ettari il primo acquisto. Prima vigna piantata nel 2006. Col 2016 l’azienda è arrivata ad avere vigneti su 75 ettari tra il Montello e la Destra Piave a Nervesa della Battaglia. La scadenza del piano di investimenti – l’ho detto che è un progetto industriale – è fissata al 2017, con la previsione di arrivare a 100 ettari.
Se il buon giorno si vede dal mattino, e se il mattino è questo Asolo Brut, le idee sembrano chiare, e l’impressione è che siano buone idee.
Asolo Prosecco Superiore Brut Giusti
(87/100)

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