La Rebula è uno dei vini che preferisco tra quelli prodotti dall’istrionico Aleš Kristančič nel Collio sloveno sotto il marchio Movia. Ha una capacità proverbiale di migliorare con il tempo, anzi direi che ha necessità di sostare a lungo in cantina per poter dare il meglio di sé. La conferma viene da questa bottiglia di oltre quindici anni, un 2006.
Dopo la stappatura, il vino ha avuto un andamento alquanto strano. All’inizio sembrava un vino incompiuto, stentava a tirare fuori una qualsivoglia identità. Sono serviti almeno trenta minuti perché il vino si ribaltasse completamente, tanto da non sembrare nemmeno un lontano parente di quello che prima era così scostante.
Il liquido si fa lentamente più luminoso, si apre e appaiono note agrumate e solari. Poi è la volta delle spezie, cardamomo, pepe, e per finire fiori, ad esempio la zagara.
Paradossalmente ho pensato che fosse un vino quasi troppo giovane, ancora scalpitante anche se con cenni di evoluzione.
Alla beva dominano le spezie, il pepe e una acidità perfetta che conduce ad un vino di alto profilo. Conclude con cenni di ruggine, mela granny smith, tra il graffiante e il ruffiano.
Brda Rebula 2006 Movia
(92/100)