Una Schiava che ho bevuto con soddisfazione

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Ecco un vino che ho bevuto (non degustato) con grandissima soddisfazione. È la Schiava di Reyter. I vigneti si trovano a Caldaro e Termeno, zona di elezione della schiava, e vengono coltivati secondo i precetti dell’agricoltura biologica e biodinamica. Fermentazione spontanea in acciaio e affinamento in tini di legno da 500 litri per diciotto mesi.

È uno dei vini più minerali che mi sia capitato di aprire. Accanto ai frutti di bosco c’è una forte nota di ruggine e di sangue. Il frutto è bello acidulo, tipo ribes e ciliegia cruda. L’acidità e questo aspetto minerale lo collocano decisamente a nord, è vivace e teso. Unico neo un pizzico di riduzione che domanda probabilmente di passarlo rapidamente in caraffa. Infatti il giorno dopo migliora sensibilmente.

Alto Adige Schiava 2015 Reyter
(89/100)

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