Quello che non ti aspetti dopo che hai bevuto questo vino è che costi meno di 20 euro. Quello che ti viene da pensare dopo aver bevuto in vino rosso così a quella cifra è che il Priorat spagnolo sia, in assoluto, una delle più avvincenti regioni vinicole del mondo, e male per chi ancora non se ne fosse accorto, magari astenendosi dall’acquisto per le cifre ormai proibitive che vengono richieste per alcuni cru della zona.
Il vino è il Vi de Vila Porrera di una minuscola cantina cooperativa del paesino di Porrera, nata con l’idea di pagare un prezzo equo ai suoi soci. Si chiama Vi de Vila perché mette insieme le uve di cariñena e di garnacha tinta raccolte dai conferenti, che hanno vigna nel territorio comunale. Non è un cru, ma un vino comunale. Questo è il significato dei Vi de Vila previsti nel Priorat.
Frutto rosso croccante, consistenza che sembra carne, sentori tattili rocciosi e compatti. Crema e volume, ricchezza e armonia. Sottese, minute erbe alpestri che raffrescano il sorso. Vene di pepe nero. Quattordici gradi e mezzo di alcol e quando lo leggi scritto in etichetta non riesci a crederci, perché non te n’eri proprio accorto, il che significa che il vino possiede un equilibrio straordinario. Un’altra delle sue molte straordinarietà.
Un capolavoro e prezzo – insisto – convenientissimo. L’annata della mia bottiglia era la 2016. Ora in vendita mi pare che ci sia la 2020. Compratelo e mettetelo in cantina un po’ di anni. Berrete un rosso spettacolare.
Priorat Vi de Vila Porrera 2016 Cims de Porrera
(97/100)

