Si dice quasi in maniera automatica che i vini di Dauvissat hanno bisogno di tempo e di respirare a lungo prima di rivelarsi completamente. Vediamo allora come si sono comportate due edizioni del suo Chablis Grand Cru Les Clos, quelle delle annate 2000 e 2008.
Chablis Grand Cru Les Clos 2008 Vincent Dauvissat
Questo Clos conferma la teoria e si apre dopo più di un giorno dall’apertura. Mi ha dato l’impressione di un vino al quale non manca nulla, di una forza tranquilla. Come sempre il legno è pressochè impercettibile, un lontano ricordo. Il lato minerale sfuma verso lo iodio e il mare. Poi tante spezie. Un portamento aristocratico, nervoso, salino e setoso, se si può dire di un vino bianco. Geniale e finissimo. (95/100)
Chablis Grand Cru Les Clos 2000 Vincent Dauvissat
Subito un ricordo di affumicato, poi arrivano piano piano degli aromi molto delicati che vanno dalla mandorla al ciclamino, dal burro al miele. Poi frangipane e cannella. Una bella maturità accompagna verso un finale sapido, forse non così lungo come nelle migliori versioni di questa cuvée mitica. (90/100)