Beati gli ultimi

beati

Il vangelo è stato scritto al supermercato, altrimenti non si spiega.
Devo acquistare soltanto un pacco di pannolini perciò li prendo e mi dirigo verso la cassa. Ce ne sono soltanto due aperte. Una è lontana e ha due persone con i carrelli pieni, l’altra ce l’ho davanti e ha due persone in fila, ciascuna con poche cose. Il cinquantenne accessoriato di catena d’oro, tatuaggi e altri belletti vari in pelle, con un bel sorriso e soltanto tre oggetti in mano, mi invita gentilmente a passare avanti. Lo ringrazio contenta, rispondo che apprezzo tanto la sua gentilezza ma non approfitto. Dietro di me arriva una signora sui sessant’anni che pare tanto pia e ha il carrellino pieno. Improvvisamente la cassa accanto apre, il numero s’illumina di verde, non faccio in tempo a muovere una gamba che la signora dietro di me è già lì che distribuisce sul nastro la sua spesa. Beati gli ultimi perché saranno i primi. C’ho le prove.