La notte è fatta per scrivere. Me l’hanno detto le parole che sono scivolate via dalla penna dov’erano rinchiuse. Sono scappate di corsa, rimbalzando sul cuscino, hanno saltato la finestra smaniose di raggiungere la siepe del gelsomino che incornicia l’intera strada di questo piccolo paesino. Io le chiamavo, per fissarle sul mio foglio bianco, ma loro niente, non ne volevano sapere. Hanno piroettato, danzato, saltellato, hanno cucito un vestito di gioia fatto di spruzzi d’acqua, stelle e petali di rosa. Io l’ho indossato, illuminata dalla luna, e ho ringraziato. E le parole sono tornate qui, per me, per voi.