Picnic anni Settanta

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Tra le foto che tengo sul mio telefonino ne ho una in bianco e nero che mi ritrae bambina mentre faccio una scampagnata con i miei genitori.
L’ho pescata fra le tante custodite nella cassapanca in cui ogni tanto mi immergo.
Occhiali inforcati e fazzoletti di carta a portata di mano, vado contro la pratica del Momento presente e il mio “qui e ora” diventa “là e una volta”, ma lo faccio in consapevolezza, ed è già una conquista.
Quelli eravamo, senza trucco senza inganno, e senza sciocca vergogna.
Look casalinghi, toni un po’ sbiaditi, eravamo normali.
Lo noto ora con sguardo critico, ma poiché l’occhio non è mai obiettivo quando c’è il filtro del ricordo, passo sopra al giudizio e sorridendo mi commuovo.
In queso autoscatto anni ’70 anche la bottiglia di tè con tappo a gancio e quella di vino con tappo a vite sono ben allineate allo stile dell’epoca.
Ed ecco che per quest’ultima un po’ di vergogna la provo: per fortuna l’etichetta è sfuocata e non si legge, potrebbe essere persino più imbarazzante del mio abbigliamento!


1 comment

  1. Eugenio

    Brava ELISA. Scrivi in modo piacevole e credo che sia una cosa che ti fa molto bene.

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