Ecco un vino insolito, poco conosciuto e che andrebbe fatto conoscere, il Muscat du Cap Corse. Certo non è un momento favorevole per i vini dolci, ed è un peccato che questa tipologia rimanga relegata a poche occasioni di consumo.
Come nella tradizione francese dei muscat, si tratta di un vin muté, la cui fermentazione viene stoppata dall’aggiunta di alcol tipo acquavite. Questo spiega i sedici gradi alcolici, non pochi, ma perfettamente gestiti dal produttore, Antoine Arena.
Il naso è una esplosione di frutta, andiamo dalla pesca al melone, per poi passare al balsamico, alla resina e ai fiori, tantissimi fiori, camomilla su tutti. In bocca ha un incedere deciso, occupa tutto lo spazio e propone un finale di frutta esotica matura e fiori secchi. È ancora nella fase giovanile, se lo lasciate in cantina per dieci-quindici anni vi troverete un vino di incredibile complessità ma meno focoso, con un alcol meno dominante. Per gli amanti del genere suggerisco un abbinamento con un foie gras spadellato accompagnato da frutta fresca.
Muscat du Cap Corse 2016 Antoine Arena
(92/100)