Era una bottiglia che da tempo riposava in cantina ed era l’ultima rimasta di uno dei miei primi acquisti negli anni ’90. Il Brunello di Montalcino di Casanova di Neri è sempre stato un vino per me esemplare. Si tratta della cuvée di base di questa famosa cantina di Montalcino, ma spesso è il vino che preferisco perché più nel solco di una buona tradizione. A trent’anni di età, questo 1990 è una bottiglia che esibisce una sorprendente giovinezza.
Il vino è vibrante e lungo, direi che in questo momento ha raggiunto l’apice della sua maturazione. La frutta in confettura sembra virare verso un frutto dolce sotto spirito. Poi seguono spezie, pepe in particolare e cacao, segno di un anno di buona maturità. Tranquillo e morbido, ha ancora una spinta acida nervosa che lo spinge nella seconda parte della bocca. Anche i tannini non scherzano, pur se molto maturi. Vino caldo e saporito, da abbinare a pietanze adatte. Riesce ad essere piuttosto flessibile negli abbinamenti, anche una bella bistecca lo riuscirà ad esaltare. Finale di prugna.
Ottima tenuta a tre o quattro giorni dall’apertura.
Brunello di Montalcino 1990 Casanova di Neri
(91/100)