Monte Ceriani 2010, l’altra idea del Soave

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Il Soave Monte Ceriani 2010 della Tenuta Sant’Antonio è un vino che mi ha messo in difficoltà e che mi ha visto combattere con le mie convinzioni. Per mia natura amo di più i vini asciutti e lineari. Qui abbiamo un soave ricco, potente e cremoso, decisamente all’opposto di quello che preferisco. Non posso però non ammirare questo vino di tredici anni che ha una forza e una salinità di grande intensità.

Il frutto come avrete capito è maturo e solare, ma ancora luminoso. Una visione non comune del Soave, e di questo va dato onore ai fratelli Castagnedi che lo hanno concepito.

In realtà ci sono aspetti territoriali che lo avvicinano a certi chardonnay del sud della Borgogna, maturi e minerali al tempo stesso. Sicuramente un vino da gastronomia, ricco, salino e completo, che termina su note più calde di anice, liquirizia, ananas e distillato di frutta. Devo aggiungere che il giorno dopo è apparso meno reattivo e per questo consiglio di servirlo abbastanza fresco e di consumarlo senza attendere.

Soave Vecchie Vigne Monte Ceriani 2010 Tenuta Sant’Antonio
(88/100)

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