Ecco che cos’è questa veneticità tempestosa

refosco_bogdano_500

Era da qualche giorno che volevo scrivere di questo vino, ma non trovavo la maniera di esprimere la sua innata veneticità. Poi, in testa hanno incominciato a risuonarmi il vibrare d’archi e le impennate solistiche della Tempesta nel terzo movimento, l’Estate, delle Quattro Stagioni di Vivaldi e, sì, eccola lì la spiegazione, proprio come quando arrivano le folate di vento annunciate dal baluginio dei lampi che si sono scatenati là in fondo, sulla laguna veneta. Il Refosco dal Peduncolo Rosso di Villa Bogdano 1880 è esattamente così. Con quel suo frutto intenso e asprigno che danza sulla lingua, quegli sbuffi di violetta, la freschezza acuta e le folate salmastre.

Villa Bogdano è a Lison di Portogruaro. Venezia è poco lontana geograficamente, del tutto presente culturalmente. Il palazzotto, eretto a presidio della campagna, è testimone dei tempi nei quali il Provveditorato ai Beni Inculti della Serenissima pianificò l’utilizzo e la bonifica delle paludi, ovunque nel Veneto, per trarne cibo. Fu una delle più intense trasformazioni agrarie della regione. Anzi, la più grande. Le terre incolte vennero affidate alle famiglie nobili, che le trasformarono in plaghe coltivate. Venne diffusa la risicoltura dove non si poteva seminare altro. Arrivò anche la vite. I vini avevano e hanno quell’impronta veneta che si traduce in una gastronomicità spiccata e perfino, a tratti, esplosiva e urlata. Perché il vino nasce per la tavola, e questo è un vino che porta in tavola la storia e l’identità dei luoghi veneti.

Lison Pramaggiore Refosco dal Peduncolo Rosso 2018 Villa Bogdano 1880 Tenuta Planitia
(90/100)

In questo articolo