Il Krug 2002 è da 100 centesimi

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Fin dall’assaggio dei “vins clairs” è stato chiaro per Eric Lebel, chef de cave di Krug, che si trattava di una annata straordinaria. Anzi perfetta. Ha definito i vini del 2002 come un concerto di esecutori di grande personalità senza però individualità. Il compito era quello di gestire l’ego dei vini, perché tutti volevano una parte nel risultato finale.

Seguendo la filosofia di Krug che è quella di rendere l’idea di una annata, più che quella di scegliere le partite migliori, si è voluto creare un assemblaggio il più variato possibile.

Minerale e profondo, siamo di fronte a uno Champagne chiaramente all’alba della sua carriera. Il naso è se possibile di una finezza estrema, mai sentita prima. Si alternano nocciola, fiori, lievito, brioche e molto altro, in un insieme che deve ancora trovare il suo punto di arrivo. Elegante e raffinato, ha nella lunghezza delle sensazioni la sua nota distintiva.

Champagne Brut 2002 Krug
(100/100)

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