Domaine des Marrans, per scoprire il Beaujolais

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Il Domaine des Marrans è tra i vigneti ad alberello che stanno a metà strada tra il paese di Fleurie (e ricade infatti in questo comune) e quello di Villié-Morgon, nel Beaujolais, e ha vigne in entrambi i cru della zona, ossia Fleurie e Morgon, ma non solo. La cantina è fronte strada e subito dietro c’è l’abitazione della famiglia e il doppio alloggio agrituristico (lì le chiamano chambre d’hôte) che può essere un buon punto di riferimento per chi voglia visitare la zona. Infatti, è lì che ho soggiornato nel corso di un mio piccolo tour locale.

La storia aziendale incomincia nel 1970, quando Jean-Jacques Mélinand rileva i quattro ettari di vigneto del Clos du Pavillon, a Fleurie. A quel tempo la vinificazione viene effettuata negli edifici di pertinenza del clos, ma col tempo ci si accorge che gli spazi non sono sufficienti, soprattutto dopo la decisione di acquisire nuove parcelle di vigna, tutte a Fleurie, e dunque nel 1989 ecco la decisione di aprire la nuova cantina nel lieu-dit Les Marrans. Nel 2009 fa attivamente ingresso in azienda il figlio Mathieu, che aveva compiuto studi di viticoltura ed enologia e aveva accumulato esperienza in Australia e in Nuova Zelanda. Col suo arrivo, il Domaine des Marrans si consolida tra i nomi più affidabili della zona, ed è lui a portare a casa i due ettari del lieu-dit Corcelette, nell’appellation di Morgon.

Oggi la proprietà aziendale ha in dote diciannove ettari e mezzo, di cui undici e mezzo nella denominazione di Fleurie, due e mezzo nell’aoc Chiroubles e altri due nel territorio del Morgon. Tre ettari sono poi dedicati al Beaujolais e al Beaujolais-Villages e mezzo ettaro al Beaujolais Blanc

I vini li ho assaggiati durante il mio soggiorno e poi di nuovo altre volte, giacché me ne sono portato a casa una scorta adeguata, magnum comprese.

Beaujolais Blanc Chardonnay 2019. Un aperitivo gradevolissimo in una serata estiva. Salato e croccante di frutto. (87/100)

Beaujolais-Villages 2019. Un rosso gastronomico, soprattutto floreale, che esprime la varietalità del gamay. (87/100)

Fleurie Les Marrans 2018. Viene dai vigneti intorno a casa. Piuttosto tannico, è ancora giovanissimo e dunque va atteso. (88/100)

Fleurie Champagne 2018. Un tuffo in un bouquet di fiori. Futto rosso croccante. Tannino setoso. L’eleganza del Fleurie. (90/100)

Fleurie Clos du Pavillon 2018. Da viti centenarie. Il tannino deciso  innerva un fitto tappeto floreale. Lunghezza e complessità. (90/100)

Fleurie Clos du Pavillon 2017. La florealità del gamay di Fleurie qui è perfino esplosiva. Bella la trama speziata. Molto elegante. (92/100)

Morgon Corcelette 2019. Un Morgon che potrei definire didattico, totalmente espressivo del lato più minerale e potente dell’appellation. (90/100)

Chiroubles Aux Côtes 2018. Chi cerca dei rossi seri e nel contempo bevibilissimi, vada a Chiroubles. Succoso di frutto e caratteriale. (92/100)

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