Bambinuto e due Greco così diversi, così buoni

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Allora, se mi domandate se della Cantina Bambinuto io preferisca il Greco di Tufo “base” o il cru Picoli, vi dirò che non lo so, che non riesco a scegliere, che dipende dal momento, dall’abbinamento, dall’umore (mio), insomma, dipende da tante cose, ma non dai due vini, perché sono considerevoli entrambi, per motivi diversi.
Nello specifico ho stappato il Picoli 2013 e il Greco 2014, e ne ho bevuto volentieri, alternandone i calci, e l’alternanza era gradevole perché, come dicevo, sono bianchi diversissimi per filosofia, vigna d’origine, carattere e certamente anche per l’esito dell’annata. Il Picoli viene dalla località omonima, a 500 metri d’altitudine, l’altro a cento metri d’altezza di meno, sui 400, in frazione Paoloni, comune di Santa Paolina, provincia d’Avellino, Campania.
Orbene, il Picoli 2013 è – come dire – più denso di fruffo tropicaleggiante, di mango direi, eppure ha gran sale e una netta vena vulcanica, sulfurea perfino, e un finale asciuttissimo, che mi spingerei a definire quasi tannico.
Il Greco di Tufo basic del 2014, invece, ha un’irruenza citrina che ti colpisce netta, come uno schiaffo, e una traccia affilata, tagliente vorrei dire, e una lunghezza succosa e perfino un che di mentolato e una grinta graffiante.
Meritano a mio avviso pari valutazione, per motivi differenti, come dicevo, ma ripetendolo dovrei ricominciare da dove sono partito. Provateli, se riuscute a intercettarli.
Greco di Tufo Picoli 2013 Cantina Bambinuto
(88/100)
Greco di Tufo 2014 Cantina Bambinuto
(88/100)

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