Yes we can, e il rosé va in lattina

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Ve lo ricordate Barack Obama che nelle primarie americane – era il 2008 – lanciava il suo slogan “Yes we can”? Ecco, adesso quello è diventato il motto di una schiera che pare crescente di giovani e danarosi bevitori statunitensi di rosé. Solo che è un gioco di parole. Obama diceva “Yes we can” per significare “possiamo farcela”. Per questi qui invece “can” non sta per il verbo “potere”, ma sta invece per “lattina”. “Sì, possiamo berlo in lattina” è dunque la traduzione. Perché in America c’è sempre più gente che cerca, appunto, i rosé in lattina.
Lo racconta Jon Bonné sul Washington Post, mica un giornale qualunque, eh? “In summer 2016, wine lovers have a smart new slogan: Yes, we can”, scrive.
Eccoci qui, dunque. “Il vino in lattina, un’idea che si tenta di realizzare negli Stati Uniti quanto meno dagli anni Ottanta, quando le ditte delle bevande gassate provarono a giocarsela nel mondo del vino, è tornato”, dice. Ma se allora – aggiunge Jon Bonné – la cosa non ha funzionato granché, “probabilmente perché le lattine rappresentavano tutto tranne quello che allora su supponeva dovesse essere il vino”, oggi le cose sembrano cambiate. E sono cambiate perché è esploso il rosé, che “ha abbattuto lo snobismo nel settore del vino e l’ha fatto diventare più facile da usare”.
Così, eccoci a leggere che “canned rosé is one of those perfect summer ideas”, il rosé in lattina è una di quelle idee che sono perfette per l’estate”. Accidenti.
Quel che colpisce – e lo rileva Bonné – è che stavolta a lanciarsi nel mercato del vino in lattina non sono le grandi società delle bibite o i colossi enologici, ma invece “per ora, i maggiori sforzi provengono da piccole cantine di alta qualità, il che fa la differenza quando il tuo mercato di riferimento sono i bevitori millenial che non hanno nessuna memoria dei trend di trent’anni fa e non amano i grandi gruppi industriali”.
Insomma, è una rivoluzione.
Qualche esempio di questi rosé in lattina? Li cita il Washington Post. “Nell’area di Washington area, il più facile da trovare è l’Underwood pinot noir rosé dell’Union Wine dell’Oregon”. A Paso Robles, in California, Andrew Jones, la Alloy Wine Works ha portato al successo il suo Fiction rosé. Stessa cosa per la Infinite Monkey Theorem, che fa lattine di vino in Colorado. Quest’anno sembra il momento del Dos Cabezas Wineworks, un rosé leggermente frizzante, fatto a Sonoita, in Arizona.
Perbacco.

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