Che vino serio questo rosé della Corsica

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Clos Canereccia è una cantina della Corsica ed è situata nella Haute-Corse, tra Bastia e Porto-Vecchio. Accanto a vinificazioni tradizionali, Christian Estève si sta anche cimentando con le anfore sin dal 2012 per convinzione personale, alla ricerca di sapori che vengono da lontano.

Ho avuto modo di assaggiare un suo rosato che mi è piaciuto assai e che mi ha riconciliato con questo colore che stenta ad appassionarmi. La Cuvée des Pierre nasce dall’assemblaggio di tre uve: sciaccarellu maggioritario, seguito da niellucciu e grenache. Non è un vino che impressiona da subito, ha bisogno di qualche tempo per farsi capire. Lo ho conservato alcuni giorni ed ha espresso il meglio di sé dopo due o tre giorni.

Il colore è piuttosto scarico, buccia di cipolla. Ha il pregio di sfuggire i classici aromi dei rosé di taglio moderno. Non odora di sauvignon o di lieviti aromatici, e nemmeno di caramellina. Non è ruffiano e non cerca di piacere a ogni costo. Insomma inizia a farsi interessante. Al naso ha un frutto delicato, delle note floreali e soprattutto ricorda molto una passeggiata lungo il mediterraneo. Con il mare davanti, ma in mezzo alla macchia mediterranea. Ha una struttura che gli consente abbinamenti con piatti sostanziosi e non semplicissimi da abbordare, io ad esempio l’ho messo a fianco di una acciuga del Cantabrico e non ha battuto ciglio.

Siamo di fronte a un vino serio e perfettamente calato nel suo terroir, ancora molto giovane a giudicare dalla tenuta dopo l’apertura. Direi che tra tre o quattro anni potrebbe riservare delle belle sorprese, ma aprirlo ora non è per nulla un delitto. Il tratto dominante è la salinità. Poche volte ho bevuto un rosato così sapido. Davvero un rosato da gastronomia che vi invito a scoprire. Mi piacerebbe molto sentire i vini affinati in anfora, credo lo farò appena posso, intanto mi sono goduto la Cuvée des Pierre.

Corse Cuvée des Pierre Rosé 2019 Clos Canereccia
(90/100)

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