Il vino dell’inverno è il rosé, perbacco

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Ullallà, questa è grossa. Dico, è grossa per molti, troppi italiani che restano refrattari verso l’enorma potenziale dei vini rosati, ancorati testardamente come sono al binomio rosso-bianco. Di là dell’oceano, in America, il rosé ha invece definitivamente conquistato il suo posto al sole. Tanto che una delle maggiori testate specializzate statunitensi, Wine Enthusiast, arriva a titolare: “Make Rosé Your New Winter Wine“, fai del rosé il tuo nuovo vino dell’inverno. Sissignori.

“È pieno inverno. Il tempo dell’anno quando vuoi rannicchiarti in una coperta accanto al fuoco e versati un bicchiere di… rosé? Ci scusiamo coi potenti, caldi vini rossi, ma niente può mettere fine allo stereotipo che vede il vino rosato come una bevanda estiva meglio che godereselo nel profondo della stagione più buia”. Scrive così, Wine Enthusiat. Proprio.

Ma non si limita a questo, no. Aggiunge che “nel mentre i rosé del 2017 stanno cominciando a mostrarsi sul radar, questo è anche un grande periodo per ricordarsi che molti imbottigliamenti del 2016 sono ancora una bevuta deliziosa”. Ed è il secondo pregiudizio che viene smontato, ossia che il rosato non abbia tenuta nel tempo, che muoia con l’estate. Altroché se il rosato è buono d’inverno, invece.

A proposito, Wine Enthusiast suggerisce dieci etichette di rosé “invernali” provenienti da tutt’il mondo. C’è anche l’Italia con l’Etna Rosato della Tenuta delle Terre Nere. Bene.

 


1 comment

  1. Rosato, rosati, chiaretto, cerasuolo: uno, nessuno, centomila… | Blog di Vino al Vino

    […] il post di un altro rosatista convinto e tenace, che sul suo ottimo sito Internet Gourmet, ha pubblicato un post, questo, dove plaude (mi unisco all’applauso, in maniera più tiepida, perché non ho aspettato che […]

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