Vinitaly 2022 è pressoché pronto a partire. Però, partecipare a Vinitaly come visitatore è più complicato del solito, perché la fiera veronese ha (giustamente) deciso di sterzare in maniera netta verso una dimensione squisitamente business. Le prove generali, Veronafiere le ha fatte a Vinitaly Special Edition, nell’ottobre dello scorso anno e sostanzialmente hanno funzionato. Questa, dunque, dovrebbe essere l’edizione della svolta definitiva.
Sul sito “dedicato”, Veronafiere dichiara che Vinitaly è una manifestazione riservata esclusivamente agli operatori del settore, maggiorenni (non è consentito l’ingresso di minori, nemmeno se accompagnati). Lo dichiarava anche in passato, ma adesso lo screening è diventato molto più severo. Le categorie ammesse sono le seguenti: operatori della gdo, grossisti import-export, rivenditori food, bar, ristoranti, hotel, catering, enoteche, wine bar, sommelier, enotecnici, produttori di enotecnologie, produttori di olio e vino, stampa specializzata, autorità, istituzioni. In ogni caso, per accedere in fiera è necessario che gli appartenenti alle categorie ammesse si registrino e riscattino un idoneo titolo di ingresso on line entro domenica 10 aprile 2022.
Ribadisco, si fa tutto e solo on line entro domenica 10 aprile. Non ci sono biglietterie fisiche aperte nemmeno per il “cambio inviti”. Se avete ricevuto un “codice invito” da parte di un espositore, dovete utilizzarlo per accreditarvi on line entro il 10 aprile. L’accredito che riceverete da Veronafiere è personale e riservato alla specifica giornata per il quale è stato emesso. Non sono ammessi né il cambio nome, né il cambio di data. Sappiate poi che l’espositore che vi ha invitato pagherà una somma piuttosto rilevante per il vostro ingresso, perché gli espositori non hanno a disposizione biglietti gratuiti, salvo quelli per il personale che lavora nello stand, ma anche questi sono limitatissimi, e in molti casi non bastano neppure a coprire le necessità dell’azienda. Se dunque vi siete accreditati a Vinitaly tramite un “codice invito”, chi ve l’ha fornito ha messo mano abbondantemente al portafoglio. Per chi non ha alcun “codice invito”, ma vuole comunque partecipare alla fiera e ne ha titolo, il costo del biglietto giornaliero è di 100,00 euro iva inclusa, più 5 euro di commissioni. Insomma, fanno 105 euro.
Insisto, il biglietto d’ingresso, una volta ottenuto attraverso la procedura on line, vale solo nella giornata indicata, e non tutte le giornate sono aperte a tutte le categorie di visitatori. Per esempio, per i soci delle associazioni di sommellerie e per chi lavora in cantine che non espongono sono disponibili solo due date: domenica 10 aprile e mercoledì 13 aprile.
Aggiungo che per accedere è obbligatorio essere in possesso di green pass base valido. Senza green pass non si entra, anche se si ha il biglietto. Inoltre, nei luoghi al chiuso è obbligatorio indossare la mascherina (è accettata bene anche solo la chirurgica, personalmente consiglio comunque sempre la ffp2). Per partecipare ai convegni, invece, serve, oltre alla mascherina, anche il green pass rafforzato o il super green pass.
Per chi avesse necessità, sono a disposizione tre punti tampone (a pagamento) all’ingresso Re Teodorico (anche per tamponi molecolari), all’ingresso Palaexpo e all’ingresso della Porta E. Si tratta di un servizio utile anche per gli operatori internazionali immunizzati con un vaccino non riconosciuto dall’Ema (Agenzia europea del farmaco): nel loro caso, occorre effettuare come integrazione un test antigenico rapido (della validità di 48 ore) o molecolare (valido 72 ore).
Grosso modo, mi pare che ci sia tutto. Le informazioni che ho fornito le ho prese tutte da varie pagine del sito di Vinitaly, per cui non me ne assumo una responsabilità diretta e vi invito comunque a leggere gli aggiornamenti forniti tempo per tempo da Veronafiere. Se avete dubbi o avete bisogno di altre informazioni sugli ingressi, potete inviare una domanda a Veronafiere tramite l’apposito form on line disponibile a questo link: richiedi informazioni.
