Vinitaly, se 15 mila auto al giorno vi sembrano poche…

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Mi sono fatto i conti della serva. Se in quattro giorni al Vinitaly ci sono stati 128 mila visitatori e in fiera c’erano 4270 aziende espositrici, considerando una media di almeno tre addetti per azienda (molte ne avevano un mezzo battaglione), vuol dire aggiungere ai 128 mila quanto meno altri 12 mila accessi circa al giorno da parte degli espositori (entrano anche loro, no?), il che porta ad un totale, a spanne, di 140 mila ingressi totali. Dividendo anche grossolanamente per quattro, come se ogni giorno le entrate fossero in egual misura, si arriva a 35 mila al giorno.

Ora, se tutta ‘sta gente arrivasse in macchina, facendo una media di due persone per auto, eccoci ad un totale intorno alle 18 mila vetture che ogni giorno, per quattro giorni, sono arrivate a ridosso della fiera veronese, sostanzialmente nella stessa fascia oraria, e sono ripartite ancora in sostanza nel medesimo orario. Ovvio che molti hanno posteggiato (per fortuna) fuori area fieristica, per esempio allo stadio, per cui potrei approssimare in ribasso dicendo che le macchina che si sono avvicinate alla fiera sono state intorno alle 12 mila al giorno.

Se i miei conti fossero anche solo approssimativamente giusti, chi si lamenta perché deve fare la coda agli orari canonici di ingresso e di partenza mi pare che sia come quello che impreca perché quando piove scende acqua dal cielo. Vorrete mica che non ci sia traffico quando migliaia di auto arrivano e partono tutte insieme, vero?

Ma i dati sono giusti o no?

Vediamo cosa dice la polizia municipale di Verona. Il quotidiano L’Arena informa che “dai soli dati del traffico di lunedì 10 aprile è emerso che la quantità di veicoli che hanno percorso l’asse viale delle Nazioni-viale del Lavoro e via Vigasio in direzione del centro hanno superato di gran lunga le 30 mila unità, il doppio di una giornata non di fiera, concentrati in alcune ore del mattino, con un evidente impatto sulla viabilità”. Il che vuol dire che il Vinitaly ha portato in zona, solo lunedì, 15 mila auto in più del solito, e tutte alla stessa ora. Il conto torna.

Sempre L’Arena, in un altro articolo, scrive anche che “sui 128mila visitatori totali di Vinitaly oltre 80mila hanno scelto di raggiungere la Fiera con le navette”. Se prendo 80 mila, divido per quattro giorni e per due persone di media ogni macchina, il conto grosso modo torna di nuovo.

Che poi, io lo consigliavo di uscire dieci minuti prima, mica tanto.

Racconto la mia esperienza. Domenica, prima giornata del Vinitaly, avevo un appuntamento in città e sono uscito alle 17.50. Dieci minuti prima dell’orario di chiusura, appunto. Avevo l’auto nel posteggio riservato alla stampa, davanti all’ingresso. Da lì non si può svoltare verso il centro ma bisogna circumnavigare l’intera area fieristica. Ebbene, non ho fatto nessuna coda. È bastato uscire con un minimo anticipo. Come avevo suggerito.

(Certo, capisco che per gli espositori il discorso non vale, ché loro non se lo possono permettere di andar fuori prima.)

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3 comments

  1. arnaldo

    Diciamo semplicemente,caro Angelo, che sperare di tenere tutta la vita una Fiera di tale volume a ridosso del centro Cittadino,con una ragnatela di strade verticali ed orizzontali (stile new York), con percorsi di fuga obbligatori ogni volta rivoluzionati dalle Forze Pubbliche…….beh per me è pura utopia. Guarda cosa è successo alla fine a Milano. Basta Fiere a MilanoCity. Punto.
    La scommessa sara’ quanti anni ancora puo’ resistere li’ in quei capannoni addosso alla Citta’.

  2. arnaldo

    La vera scommessa,Caro Angelo,sara’ quanto ancora potra’ durare una Fiera di queste mastodontiche dimensioni, a ridosso della citta’. Strade orizzontali e verticali (stile new York),percorsi obbligatori dalle Forze Pubbliche,stradone unico che si avvia alla Fiera con imbottigliamento al casello autostradale……diventa difficile. A Milano infatti alla fine hanno detto basta Fiere a MilanoCity.

  3. Angelo Peretti

    Angelo Peretti

    Sento fare quest’obiezione da due decenni, eppure Vinitaly resiste e cresce. Mi pare anzi che quest’anno in moltissimi testimonino che i problemi di traffico sono stati di molto ridotti. Non dirmi del resto che all’Expo si arrivava e si partiva con assoluta tranquillità: il mio ricordo sono code interminabili anche là, nonostante fosse ben fuori città. Tanti visitatori significa tanti mezzi, e tanti mezzi significano traffico e code.

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