I vini del Rodano e della Provenza al Grand Tasting

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Ultima tappa delle degustazioni di vini francesi che ho avuto modo a Parigi al Grand Tasting di Bettane e Desseauve. Questa volta tocca alla Valle del Rodano e alla Provenza: è di queste zone che qui di seguito presento gli assaggi che più mi hanno colpito.

I mievi vini del Rodano al Grand Tasting

Domaine de Cremone
Rasteau Premier Violon 2014. Non conoscevo questo produttore che mi ha stupito con questo 2014 (guarda un po?) dai sentori di terra, tartufo e frutta secca. Grande sviluppo al palato. (95/100)

Château La Nerthe
Châteauneuf du Pape 2016. Grenache al 50%, ha un colore sfumato. Alcolico e caldo è però equilibrato e da attendere. Gourmand. (90/100)
Châteauneuf du Pape Cuvée des Cadettes 2015. Parcella di grenache con 120 anni di età, più vecchie vigne di syrah e mourvèdre. Un vino che vuole ostentare, concentrato e ambizioso, legno in evidenza. La potenza non è tutto. (87/100)

Domaine de Pignan
Châteauneuf du Pape Réserve Coralie et Floriane 2015. Vigna di 100 anni. Grande naso, spezie, caldo e potente. (88/100)
Châteauneuf du Pape Cuvée Traditionnelle 2014. Più facile ma più identitario, floreale, morbido e godibile. (90/100)
Châteauneuf du Pape Cuvée Traditionnelle 2015. Vigna di 80 anni, 66% di grenache, affinamento in legno non nuovo. Caldo, frutta sotto spirito, sensazione alcolica. (88/100)

Domaine de Nalys
Châteauneuf du Pape 2015. Denso, concentrato, si è cercata la potenza. Si farà sicuramente ma è da attendere. (88/100)
Châteauneuf du Pape Le Chataigner 2015. Vigna di grenache del 1904. Ha un frutto più fresco e vivace, però il palato è davvero tannico. Servirà tantissima pazienza ma il vino c’è. (93/100)
Châteauneuf du Pape Réserve 2013. 66% di syrah. Ancora un vino denso, potente e tannico. (89/100)

Brotte
Châteauneuf du Pape Secret Barville 2012. Solo vecchie vigne su sabbie calcaree e sassi. Fine ed elegante, uno dei più delicati, rivela il suo terroir con classe. (92/100)

I miei vini della Provenza al Grand Tasting

Château de Pibarnon
Bandol Rouge 2013. Comincia ad evolvere, animale, tannico, non è lontano dal suo apogeo. (86/100)
Bandol rouge 2014. Meno interessante, dominato da note vegetali. Potrebbe essere in una fase di chiusura. (84/100)
Bandol Rouge 2015. Molto frutto, poi ci sono i fiori, aperto e caldo, vinoso. Potrebbe riservare molte sorprese. (89/100)
Bandol Rouge 2007. Fumé, poi tabacco e menta secca, cuoio. Tannini ancora potenti, da attendere. (90/100)