Vignaioli, scrivete “può contenere tricloroanisolo”

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A tutti i vignaioli che si ostinano a dire che è buona norma di trasparenza verso il consumatore scrivere tutti gli “ingredienti” del vino in etichetta chiedo di essere coerenti fino in fondo e di incominciare da subito ad apporre sulle loro bottiglie la dicitura “può contenere tricloroanisolo”, ovviamente nel caso continuino ad adoperare il tappo di sughero.
Da consumatore, io credo di avere il sacrosanto diritto di sapere che il vino che sto acquistando può essere gravemente inquinato da una sostanza chimica dovuta a una loro libera scelta produttiva, quella di usare una chiusura in sughero.
Poiché nessuno li obbliga a usare il sughero, i vignaioli votati al credo della trasparenza scrivano in maniera inequivocabile le conseguenze della loro scelta. Finora nessuno lo ha fatto. Ma se, come dicono loro, chi non ha nulla da nascondere può tranquillamente scrivere tutto, vuol dire che possono scrivere che c’è la concreta possibilità che il vino sia intaccato da un inquinante chimico dipendente da una loro scelta produttiva, e le statistiche lo dimostrano.
Altrimenti sono incoerenti, e alla fin fine scrivono solo quel che gli fa comodo scrivere.
Sono serio, non è una provocazione.

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