Vi racconto i vini dell’anno del Gambero Rosso

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Il Gambero Rosso ha festeggiato anche a Napoli i suoi trent’anni in occasione della mega degustazione dei vini “tre bicchieri” della guida Vini d’Italia 2017 a Palazzo Caracciolo. Una presentazione di grande successo considerata la numerosa affluenza di appassionati ed il clima gioioso che ha colorato la serata. Per uno stretto numero di persone, tra stampa e operatori del settore, si è svolta la degustazione guidata di cinque vini “premi speciali”, guidata da Gianni Fabrizio, curatore della guida, e dalla giornalista Monica Piscitelli. Una bella panoramica di etichette di forte identità territoriale, portata avanti con passione e dedizione da famiglie del vino che rappresentano da sempre il punto di forza dell’enologia italiana.
Bollicine dell’anno – Valdobbiadene Prosecco Superiore Extra Dry Giustino B. 2015 Ruggeri
Si comincia ovviamente con uno spumante, le Bollicine dell’Anno sono il Valdobbiadene Extra Dry Giustino B. 2015 di Ruggeri & C. Bollicina da aperitivo, ben centrata e molto semplice, versatile nell’abbinamento con il cibo, elegante nei profumi di fiori bianchi e mandarino, sottile, fresco, piacevolissimo il sorso caratterizzato da un perlage molto fine.
Bianco dell’anno – Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Misco 2015 Tenuta di Tavignano
Il Bianco dell’Anno è il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Misco 2015 di Tenuta di Tavignano. Un gran bel bianco, arriva dai vigneti tra Jesi e Cingoli a 300 metri di altitudine, poco distanti dal mare. È avvolgente ed intenso al naso, apre sui toni fumé, deciso il profilo minerale, agrumato e appena pepato. Al sorso è pieno, materico, ancora giovane e teso, ha un bel ritmo cadenzato tra note ruvide, fresche con chiusura appena amara.
Viticoltore dell’anno – Aimone Vio (BioVio)
Il Viticoltore dell’Anno è Aimone Vio, il suo vino è il Riviera Ligure di Ponente Pigato Bon in da Bon 2015 di BioVio. A presentarlo è proprio Aimone; racconta dei suoi vigneti nella zona interna del territorio di produzione, ad Albenga, dove la vite condivide lo spazio con le coltivazioni storiche di erbe aromatiche. È il primo pensiero che ho fatto mettendo il naso nel bicchiere, ancor prima che parlasse, le erbe aromatiche mediterranee. Il vino ha carattere molto giovane, verde nei profumi e affilato come una lama l’assaggio, è agile e sottile e si avverte un alcool importante. Da attendere.
Cantine emergente – Istine
Angela Fronti racconta il suo Chianti Classico Riserva Le Vigne 2013 Istine, la Cantina Emergente. La piccola azienda è nel comune di Radda e il suo Chianti 100% sangiovese è molto tipico: tanto frutto di ciliegia al naso e piccole spezie, il sorso ha un bel caratterino irruento, tannico, di grande energia, vivace la freschezza, succoso e saporito, dal corpo sinuoso e snello.
Rosso dell’anno – Gioia del Colle Muro Santangelo Contrada Barbatto 2013 Chiaromonte
L’unico, ahimè, vino del Sud è uno dei miei preferiti: Gioia del Colle Muro Santangelo Contrada Barbatto 2013 di Chiaromonte, Il Rosso dell’Anno. Uno spettacolo, ha gran carattere sia al sorso che al naso, pieno, esuberante, ben calibrato. Sfida gli equilibri, rimanendo un vino molto piacevole. Il primitivo proviene dai vecchi alberelli ad Acquaviva. Mediterraneo nei profumi, buccia di arancia, carrubo, a tratti balsamico e iodato. È esuberante il sorso, profondo, avvolgente, la freschezza vivace sostiene il corpo importante e il vino si fa bere e ribere con avidità.