«V», un ottimo Pinot Nero dell’Alsazia

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Faccio sempre molta fatica a farmi piacere i pinot neri alsaziani. Per semplificare potrei dividerli in due categorie che mi lasciano ugualmente indifferente. I vini leggeri e diluiti, con forti connotazioni vegetali e molto tecnici. I vini più densi e concentrati, affinati in legno nuovo, alcolici ed amari, privi di finezza. A smentirmi arriva questo pinot noir da vigneti piantati sul grand cru Vorbourg.

Non essendo tra le varietà che possono vantare la classificazione di grand cru, il vino si chiama molto semplicemente «V». Fin dal colore è godibile, fruttato e minerale. Direi anzi che la nota minerale è quella preponderante. Il legno è appena percettibile con un cenno fumé davvero gentile. Poi arriva una ciliegia croccante, seguita da spezie, e da un forte sentore di ferro e sangue, al limite del metallico.

A posteriori ho letto qualcosa sul cru e ho scoperto che il suolo è colorato di rosso e molto ricco di ossidi ferrosi. Banale dirlo, ma si ritrova nel bicchiere. Il palato è nervoso, con un giusto peso e con una concentrazione adeguata, senza eccessi di alcol. Finale di rabarbaro e liquirizia. Tra i migliori pinot neri che ho mai provato in Alsazia. Non siamo lontani da un buon village di Borgogna.

Alsace Pinot Noir «V» 2018 Réné Muré
(90/100)

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