Un Tempranillo “naturale” di Castiglia

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La questione è che a me un briciolo di volatile non ha mai dato fastidio, e anzi per certi rossi rusticheggianti che voglio far invecchiare la vedo quasi come una garanzia di conservazione dei fruttini. Certo, sto parlando d’un briciolo, mica di presenze acetiche, ma tutto il purismo esasperato anti volatite e anti brett dei due ultimi decenni non l’ho mica capito fino in fondo, così come del resto non capisco mica il permissivismo attuale su entrambi i fronti nel nome di un “naturalismo” ideologico.
Mi veniva in mente questa cosa bevendo un calice d’un Tempranillo “naturale” che, appunto, aveva sì un briciolo di volatile, ma accidenti se “spingeva” sul frutto. Si chiama Pampaneo, ed è un Vino de la Tierra de Castilla, un igt spagnolo della Castiglia, insomma. Se cercate un rosso fruttatissimo da mettere in tavola, eccolo qui. Sappiate che ha persistenza consistente e bella beva, ed è vino nervoso, caratteriale, giovanissimo, e mi piacerebbe vedere come evolve col tempo.
Lo produce Esencia Rural, di Julian Ruiz. Ho poi letto che in azienda hanno una cinquantima di ettari di vigna e che dal 2006 seguono le pratiche biologiche, con qualche incursione nella biodinamica. Niente chimica né in vigna, né in cantina, e neppure chiarifiche.
Castilla Tempranillo Pampaneo Natural 2014 Esencia Rural
(86/100)

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