Un selvatico Spätburgunder tedesco del Baden

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Spätburgunder e Blauburgunder sono i termini con i quali in Germania si identifica il pinot nero. Ho acquistato e bevuto di recente uno Spätburgunder della denominazione sudorientale tedesca del Baden, e lì è proprio il pinot nero a recitare la parte migliore. La mia scelta è andata su un 2018 di Alexander Laible, nome tra i più noti dell’area, e il motivo della scelta è dipeso dal fatto che la bottiglia aveva due prerogative cui di solito presto molta attenzione: la prima era quella di riportare in etichetta la dizione Alte Reben, ossia vigne vecchie, e ho una predilezione per i vini dalle vigne vecchie, la seconda era quella di essere chiusa a vite.

Selvatico. È il primo aggettivo che mi viene in mente per questo vino. Ha un po’ il sapore dolce-acidulo di certi grappolini dagli acini minuscoli che fruttificano sulle vigne inselvatichite, e ha anche un tannino un po’ selvaggio, pur senza denotare aggressività. Poi, i fruttini neri e blu dei boschi. Avete presente i prugnoli, anch’essi selvatici? E il mirtillo e il ribes nero. Con un che di pepato che subito m’aveva tratto in inganno circa la varietà.

Un vino che ha dato il meglio di sé in tavola, col cibo, e non è proprio una brutta cosa.

Ah, l’ho preso on line. Pagato 12,50 euro.

Baden Spätburgunder Alte Reben Trocken 2018 Alexander Laible
(88/100)

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