Un Pomerol che si beve con grande facilità

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Degustato in magnum, il Pomerol 2002 di Clos Beauregard  denota un aroma un po’ dolce, che poi vira verso il tabacco, la terra e i frutti neri. Ha una costruzione impeccabile, forse è anche fin troppo perfettino. Si inizia a percepire un lontano sentore di tartufo che con gli anni sarà destinato ad amplificarsi. Il tutto è però terribilmente piacevole, l’aspetto tecnico si dimentica volentieri e si beve con grande facilità. Il finale si rivela leggermente tannico e ha degli aromi di lievito di birra alquanto bizzarri. Non ha la classe dei grandi e forse l’annata non consentiva di più.
Pomerol 2002 Clos Beauregard
(89/100)

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1 comment

  1. Guglielmo

    Premesso che preferisco i vini del Médoc a quelli della Rive Droite , quella del 2002 non é stata una grande annata, e nel Libournais (specie a Pomerol) i risultati sono stati meno brillanti di quelli del Médoc e delle Graves. Beauregard é comunque un cru solitamente abbastanza affidabile, che, specie negli ultimi anni, ha avuto una buona crescita qualitativa. Sull’impeccabilità dei vini bordolesi, comunque, anche nelle annate un po’ magre come quella del 2002, nessun dubbio: é uno dei loro punti di forza

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