Ulysses, la birra bionda dell’Etna

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Il culto del buon bere sull’Etna è cosa nota e affonda le radici in una storia antichissima. Il vulcano qui preserva borghi deliziosi ed uno stile di vita a misura d’uomo che riesce ancora a tenere lontani i ritmi frenetici ormai dominanti altrove. Allo stesso tempo è luogo di fiorenti attività sia nell’ambito turistico, che artigianale e dell’eno gastronomia. È terra di grandi vini, richiesti ed apprezzati sia in Italia che all’estero. Allora perché non produrre della buona birra etnea? Se lo sono chiesto Delfio Faraci e Leo Biasi, amici e soci nel progetto Birrificio dell’Etna. Ed a furia di provarci ci sono riusciti.
Così nasce Ulysses, la bionda etnea rifermentata in bottiglia, non filtrata e non pastorizzata, che bene accompagna la cucina di mare dell’amatissima Sicilia. Si sa che le bollicine si abbinano perfettamente al fritto, e qui la bionda Ulysses convola a giuste nozze con le mitiche arancine, lo street food più goloso dell’isola. Ideale con la pasta con le sarde, gli involtini di pesce spada, la caponata, le melangiane vota e sbota.
Scommetto che vi ho fatto venire voglia di fare un viaggio in Sicilia. Vale sempre la pena, è uno di quei luoghi che rimangono a lungo nella mente e nel cuore. Tra gli itinerari più interessanti e coinvolgenti c’è sicuramente l’Etna dove regna la calma e la bellezza.
Come ho già detto, la birra Ulysses è una bionda, profuma di agrumi, leggermente tostata di nocciola e mandorle, piccole erbe aromatiche, è particolarmente piacevole all’assaggio per la cremosità e la spinta fresca dell’acidità, chiude piacevolmente sui toni lievi dell’amaro agrumato delle arance rosse di Sicilia.

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