I trent’anni dei Vignaioli del Trentino

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Così i Vignaioli del Trentino compiono trent’anni e hanno deciso di far festa. Bene.

Il team che riunisce un folto gruppo di piccoli e medi produttori della provincia tridentina venne fondato nel 1987. Allora era un’associazione. Nel 2015 si è trasformata in un consorzio. Ad oggi sono una sessantina le aziende associate, che si riconoscono nel Manifesto approvato all’inizio del 2017. Artigianalità, territorialità, qualità e sostenibilità ne sono le parole d’ordine.

Dal 3 al 5 novembre c’è la celebrazione del trentennale: “Trent’anni trentini. Buon compleanno Vignaioli!”, si chiama il programmone messo insieme, che “vuole essere una sorta di sintesi di tutti questi elementi: territorio, vino, paesaggio rurale, lavoro artigiano, sostenibilità, impegno di comunità, sguardo al futuro”, come dice Lorenzo Cesconi, il presidente del Consorzio Vignaioli del Trentino.

Primo appuntamento venerdì 3 novembre alle 17.30 a Rovereto, presso l’azienda agricola Balter, con una degustazione che ha come titolo “Montagne spumeggianti. L’inconfondibile profilo del metodo classico trentino” ed è condotta con l’Ais del Trentino. Il semplice fatto che non si citi il marchio commerciale troppo spesso utilizzato al posto della denominazione Trento mi rende l’appuntamento graditissimo. Una chiosa: e se i Vignaioli del Trentino dessero il buon esempio e fossero loro i primi a tornare a parlare di Trento metodo classico anziché di un logo che oscura la doc?

Sabata tappa il 4, alle ore 10.30 presso la cantina Barone de Cles, nel centro storico di Mezzolombardo: “L’oro del Tirolo. Il Teroldego ieri, oggi e domani”, degustazione condotta da Fabio Giavedoni, curatore nazionale di Slow Wine.

Domenica 5 novembre, dalle 10.30 presso l’azienda agricola Pisoni di Lasino, ultimo incontro con “… raro, amabile e pettorale… La magia senza tempo del Vino Santo”, titolo dai troppi puntini di sospensione (non li sopporto) che introduce ad una degustazione condotta da Sandro Sangiorgi, creatore e anima di Porthos.

Tutte le degustazioni sono a pagamento (40 euro) e a numero chiuso: le prenotazioni vanno effettuate scrivendo a comunicazionevignaiolitrentino@gmail.com.

Il pomeriggio e la sera di sabato 4 saranno invece dedicati ad una Mostra per scoprire tutto il Trentino dei Vignaioli a Palazzo Roccabruna a Trento, sede dell’Enoteca provinciale. Dalle 15 alle 22, i Vignaioli si presenteranno non divisi per singola azienda, ma attraverso desk tematici che metteranno al centro tipologie, varietà e parole chiave, come “autoctonia” per le varietà autoctone locali o “bordò” per i tagli bordolesi, giusto per fare un paio di esempi.

Domenica 5 novembre dalle ore 17.30 chiusura al Laboratorio Culinario Il Silenzio (Rovereto), da poco nominato punto di affezione Fivi, la Federazione italiana dei Vignaioli indipendenti, cui aderiscono anche i Vignaioli del Trentino.