Come ti sfrutto il castello per promuovere il vino

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Avete presente il castello di Cheverny? Se rispondete di no è perché non siete mai stati in Loira, in quanto questa è una sorta di tappa obbligata nel tour dei castelli della Loira. In effetti, è un bel posto e il maniero è proprio imponente. Le terre vennero acquistate da Henri Hurault, conte di Cheverny, che era anche il tesoriere militare di Luigi XI. Poi passarono a Enrico II, che le regalò a Diana di Poitiers, ma questa la rivendette al figlio di Hurault, perché lei preferiva stare a Chenonceau. Fu proprio Philippe Hurault che fece costruire il castello tra il 1624 e il 1630. Adesso ci passano migliaia di turisti, e quest’estate ci sono stato anch’io.
Solo che oltre al castello a me ha colpito una casetta che c’è dopo la biglietteria, prima dei ristorantini e del mercatino. Perché in quella casetta c’è la Maison des Vins, l’enoteca di un gruppo di vignaioli delle appellation di Cheverny e di Coeur-Cheverny. Ce ne sono parecchi, rappresentati in quello spazio. Ogni giorno, a rotazione, fanno assaggiare alcuni vini gratuitamente. Chi vuol provarne di più ha delle degustazioni a pagamento. Si possono acquistare anche le bottiglie. E mi son detto, ma guarda un po’ che bella maniera di promuovere i vini del territorio. Da noi è cosa rara. Eppure di bei posti, storici e artistici, ne avremmo a palate per ospitarci una “casa del vino” autogestita dai vignaioli delle varie terre italiche. Come dite? Che bisognerebbe andar d’accordo per fare una cosa del genere? Già, bisognerebbe, e non andando d’accordo si sprecano occasioni preziose.